Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2013 alle ore 12:56.

My24

"L'ho visto quando aveva sette anni. Io ne avevo circa quattordici e mi ricordo ancora molto bene del suo aspetto da piccolo uomo, con tanto di acconciatura e spadina al fianco" ricordava Johann Wolfgang Goethe il suo incontro con Mozart in occasione di un concerto del bambino prodigio.

Nelle reminiscenze della sorella Nannerl, la fisionomia di Wolfgang Amadé "non rivelava affatto il genio e lo spirito di cui il buon Dio lo aveva così benevolmente dotato", mentre per la cognata Sophie Haibel, il grande compositore "era sempre in movimento o giocherellava con qualsiasi cosa avesse a tiro, intanto immerso nei suoi pensieri, ignaro di tutto, e spesso gli si disegnava una smorfia sul volto".

L'aspetto e il carattere di Wolfgang Amadeus Mozart ci sono stati descritti da testimoni del tempo in modo non di rado assai colorito. Ma la sua vera immagine ci è stata tramandata da pochi ritratti ritenuti autentici. La maggior parte di essi è di proprietà del Mozarteum di Salisburgo. E proprio all'interno dell'istituto di ricerca preposto allo studio e alla tutela dell'opera dell'illustre figlio della cittadina austriaca, nel corso di ricerche per la mostra "Mozart Bilder – Bilder Mozarts" (Immagini di e su Mozart), un'équipe di studiosi guidata da Gabriele Ramsauer ha fatto il punto sull'iconografia del musicista, ed è giunta ad importanti risultati.

Innanzitutto è stato possibile stabilire definitivamente che il ritratto sul coperchio di una tabacchiera in avorio, datato 1783, è effettivamente Mozart, immortalato un anno dopo il debutto del Ratto dal Serraglio e tre anni prima delle Nozze di Figaro.
Il minuscolo ritratto ovale di 3 x 2,5 cm è inoltre l'unica effigie di Mozart di faccia, realizzata tra il 1781 e il 1791, nell'ultimo decennio di vita.

Il prezioso oggetto non è tuttavia l'unica scoperta salisburghese.
Uno dei ritratti più celebri di Amadé, sul quale già da tempo si addensavano dubbi, è stato ora sconfessato: si tratta dell'olio su tela che ritrae Mozart fanciullo, con in mano un nido di uccelli, datato 1764. Il ritrovamento di documenti relativi al restauro del dipinto, effettuato nel 1928, ha infatti consentito di appurare che il bambino che vi è rappresentato non è Mozart.

Anche i molti quesiti attorno al famoso ritratto considerato "incompiuto" di Johann Joseph Lange, cognato di Mozart, datato 1789, hanno avuto ora una risposta. Analisi scientifiche hanno consentito di appurare che il dipinto consta di due parti unite con un complesso procedimento per nascondere l'intervento posteriore. Ciò che in quel dipinto ad olio è visibile – cioè testa e spalle di Mozart adulto e di profilo - è il piccolo ritratto originario di Lange, che in un secondo tempo venne incollato su una tela più grande, con la quale si intendeva aggiungere la raffigurazione di parte del busto. Per motivi non ancora appurati, rimase tuttavia incompiuta.

La mostra, aperta fino al 14 aprile a Salisburgo nella casa che il compositore abitò sull'odierna Makartplatz, sfata qualche ulteriore mito iconografico e propone un'ottantina di oggetti e documenti correlati. Al di là della mostra, il catalogo pubblicato dall'editore Anton Pustet offre un resoconto degli studi svolti sul tema e illustra a futura memoria i pezzi ora esposti.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi