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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2013 alle ore 14:35.

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Pablo Picasso (1881–1973) - Woman Sitting in an Armchair (Femme assise dans un fauteuil ), 1941Oil on canvas - 73 x 60 cm - Henie Onstad Kunstsenter, Høvikodden, Norway - © Henie Onstad Art Centre, Norvège/Photo Øystein Thorvaldsen - © Succession Picasso 2013Pablo Picasso (1881–1973) - Woman Sitting in an Armchair (Femme assise dans un fauteuil ), 1941Oil on canvas - 73 x 60 cm - Henie Onstad Kunstsenter, Høvikodden, Norway - © Henie Onstad Art Centre, Norvège/Photo Øystein Thorvaldsen - © Succession Picasso 2013

Dalla vita quotidiana a Pompei ed Ercolano, la mostra-evento del British Museum di Londra, ai capolavori dell’arte moderna e contemporanea della collezione Bayern (la più prestigiosa raccolta privata della Germania), esposti per la prima volta a Berlino, passando per la pittura iperrealista di scena al Thyssen Bornemisza di Madrid e il lato oscuro del Romanticismo celebrato al Museo d’Orsay di Parigi. Chi volesse trascorrere il week end lungo di Pasqua all’insegna dell’arte, nelle capitali europee non ha che l’imbarazzo della scelta.

Ricchissima, come sempre, l’offerta londinese. Ha appena aperto i battenti l’attesa «Life and Death in Pompeii and Herculaneum» ,  la rassegna del British Museum che per la prima volta porta fuori dai confini dell’Italia centinaia di reperti provenienti dall’area archeologica vesuviana. Gli appassionati dell’arte cinquecentesca possono, invece, ammirare i dipinti e le pale d'altare di Federico Barocci esposti alla National Gallery , a fianco ai disegni preparatori. Mentre la Pop Art è protagonista alla Tate Modern, che fino al 19 maggio ospita la mostra «Roy Lichtenstein: a Retrospective» , la prima retrospettiva dedicata, in più di vent’anni, all’artista americano. E, per restare in tema, la Tate di Liverpool propone un viaggio alla scoperta del glamour, con un'esposizione che unisce dipinti, sculture, installazioni di artisti europei e statunitensi.

Se siete a Parigi, non dovete perdervi la rassegna «L’ange du bizzare» con cui il Musée d’Orsay mette in scena le diverse declinazioni del Romanticismo nero, da Goya a Max Ernst. Il rapporto tra arte e letteratura è il filo rosso anche della mostra  «De l’Allemagne, 1800 - 1939», in calendario al Louvre. Il tentativo, attraverso 200 opere, di ricollocare il lavoro di artisti come  Friedrich, Klee, Otto Dix nel contesto culturale dell'epoca, confrontandoli con gli scritti di pensatori come Goethe.

La pittura iperrealista è invece al centro della rassegna al Museo Thyssen Bornemisza di Madrid che ripercorre le tappe  del movimento artistico nato negli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 e caratterizzato dalla rappresentazione estremamente realistica di scene e oggetti della vita americana. Mentre il Guggenheim di Bilbao mostra come, nella Francia occupata dai Nazisti, centinaia di artisti - da Picasso a Dubuffet - si ribellarono agli slogan bellici, dichiarando “guerra alla guerra”.

Infine, la Schirn Kunsthalle di Francoforte presenta un’esposizione tematica sulle opere tarde di un gruppo di quattordici artisti, da Manet a Kippenberger, per  sottolineare  l’intensità che caratterizza il periodo finale della loro carriera. E al Martin-Gropius-Bau di Berlino si possono ammirare per la prima volta 240 dipinti di maestri XX e XXI secolo, tratti dalla collezione Bayer.

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