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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2013 alle ore 15:55.

La copertina della Domenica è dedicata a Paul Dirac, il genio strano che ha cambiato la fisica e di cui ora esce una monumentale biografia. Dirac ha rivoluzionato il nostro modo di concepire il cosmo: dalla quantistica all'antimateria, c'è il suo segno nelle teorie più profonde (e perfette) sull'universo. Il reportage di questa settimana è da Algeri dove, dopo gli anni bui del terrorismo, oggi il 32% dei deputati è di sesso femminile, così come il 60% degli avvocati e il 40% dei giudici; ma la lotta per l'emancipazione è ancora lunga.
L'elzeviro di Gianfranco Ravasi è dedicato al preconio pasquale, con il quale il sacerdote annuncia la resurrezione di Cristo intonando l'«Exultet» ai quattro punti cardinali. Per le letture, Domenica anticipa il nuovo saggio di Carlo Ossola, ora apparso in Francia, nel quale l'autore torna sul tema della verità e della sua trasfigurazione nell'arte. Lo stesso rapporto che c'è tra parola poetica e vita. Giuseppe Scaraffia recensisce l'appassionante biografia di Claude Lévi-Strauss, il grande antropologo che ha rimesso in questione cultura dell'occidente e centralità dell'uomo. In un volume uscito recentemente Andrea Morpurgo ricostruisce l'evoluzione delle sepolture degli ebrei in Italia: da quelle extra muros prima dell'Emancipazione, alle successive moderne necropoli.
A Milano è allestita al Pac la mostra «Actually» la prima retrospettiva in Italia di Jeff Wall, il fotografo di Vancouver, particolarmente efficace nel descrivere la contemporaneità urbana. Tivoli rende un omaggio alla Yourcenar a Villa Adriana, il luogo che lei visitò nel 1924 e da cui trasse ispirazione per il suo capolavoro, «Memorie di Adriano». La copertina di Domenica da collezione è dedicata a una delle più longeve riviste italiane, il Calendario del popolo: nata nel 1945, fu sempre seguita con simpatia da Togliatti. Nel 1964 il passaggio all'editore Teti. Tra i grafici c'erano Max Huber e Steiner.
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