Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2013 alle ore 16:26.

My24

Se l'avete perso al British Museum di Londra, dove è stato esposto fino allo scorso 9 settembre in occasione delle Olimpiadi del 2012, ora per ammirare l'Auriga di Mozia, capolavoro della scultura greca, dovrete attraversare l'Atlantico. Sì perché la magnifica statua scoperta nel 1976 nella Sicilia occidentale, raffigurante un giovane uomo, forse un auriga, avvolto in una leggera tunica di lino che ne lascia intravedere il torace atletico e gli arti, è l'opera centrale della mostra «Sicilia: arte e invenzione tra Grecia e Roma», in calendario alla Villa Getty di Los Angeles fino al 19 Agosto. Organizzata dal prestigioso Getty Museum, in collaborazione con il Cleveland Museum of Art e l'Assessorato dei Beni Culturali siciliani per celebrare l'Anno della cultura italiana negli Stati Uniti, la rassegna mette insieme 150 capolavori dell'arte antica provenienti dall'isola cara a Demetra, datati fra il quinto e il terzo secolo avanti Cristo.

Sculture in pietra e in bronzo, vasi dipinti, statuette votive in terracotta, così come avori intagliati, rivestimenti architettonici e monete incise testimoniano – nelle intenzioni della curatrice, Claire Lyons – il livello di innovazione nelle arti e nelle scienze raggiunto dalla colonia greca. La posizione geografica strategica, infatti, e le condizioni climatiche favorevoli fecero della Sicilia un centro di riferimento importante all'inizio dell'età classica, capace di influenzare la madre patria e, più avanti, Roma. È questo straordinario sviluppo culturale, accompagnato da una prosperità economica senza precedenti, che la mostra si propone di raccontare. Oltre all'Efebo trionfante di Mozia, restaurato dal Getty Museum, s'incontrano altri reperti di grande pregio, a cominciare dalle monete greco-siciliane coniate intorno al 400 a.C., vere e proprie opere d'arte in miniatura. La rassegna ne presenta una cinquantina, fra cui lo splendido «tetradracma» di Aitna (città-stato alle pendici dell'Etna), con la testa di un sileno sul dritto e Zeus in trono sul rovescio, che è oggi conservato alla Royal Library del Belgio e considerato una delle monete antiche più preziose al mondo. Non mancano altri eccezionali esempi della lavorazione dei metalli, come il piatto per le offerte religiose conosciuto con il nome di «phiale mesomphalos», realizzato con più di un chilo d'oro; o testimonianze dei progressi scientifici, come la pagina del Palinsesto di Archimede, l'unico manoscritto sopravvissuto del matematico di Siracusa, che in epoca medievale divenne un libro di preghiere.

«Sicilia: arte e invenzione tra Grecia e Roma»
3 aprile – 19 agosto 2013
Getty Villa, J.Paul Getty Museum, Los Angeles
www.getty.edu

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi