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Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2013 alle ore 16:23.

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Le Langhe ed il Barolo, un binomio indissolubile che ogni anno porta in Piemonte migliaia di viaggiatori. Non è un caso, o sicuramente non è solo per le sue caratteristiche ampelografiche, che il Nebbiolo sia diventato nei secoli il vitigno principe di queste terre, così ben descritte, tra gli altri, da Fenoglio e Pavese.

L'austera eleganza dei vini da esso tratti, la profondità e la persistenza dei suoi sapori, l'equilibrio e l'armonicità dei suoi profumi descrivono in modo mirabile queste colline, i cui paesaggi, tracciati da vigneti perfettamente curati, sanno interpretare così bene gli stati d'animo di chi vi si affaccia.
La provincia di Cuneo, un tempo terra povera, grazie ai suoi vini ha raggiunto benessere, ha portato il nome Piemonte in tutto il mondo.
Oggi con piacere voglio raccontare di due produttori di vino, uno molto giovane, l'altro mio coetaneo, di due delle zone simbolo del barolo, La Morra e Monforte d'Alba, forse non fra i più noti ma di cui nei prossimi anni sentiremo molto parlare: Alberto Voerzio e Silvano Bolmida.

Azienda Agricola Voerzio Alberto – La Morra (CN)
Pur non essendo figlio d'arte – i genitori lavorano in altri settori – Alberto, classe 1983, figlio unico, fin da piccolo frequenta la cantina del cugino e si appassiona al mondo del vino. Diventa spontaneo diplomarsi alla Scuola Enologica di Alba e, grazie all'aiuto dei genitori, acquistare il primo vigneto nel 2003 a La Serra, zona cru nel comune de La Morra.
Da lì l'avventura prosegue in crescendo: si realizza la cantina, si acquistano ed affittano altri terreni fino ad arrivare agli attuali quasi 5 ettari. Le annate di barolo fino ad ora messe in vendita sono 3: 2006-2007-2008. Le bottiglie totali prodotte in un anno ammontano a circa 5.000, divise tra tre diverse etichette.
La sua filosofia è la cura quasi maniacale del vigneto, da seguire e curare con testa, come dice lui. Ho assaggiato il barolo La Serra 2007.

La Serra 2007 – Barolo DOCG
Ottenuto da uve Nebbiolo, ha una gradazione del 14,5 %.
L'uva raccolta fermenta in acciaio, a cui segue un affinamento per 24 mesi in barriques per il 25 % di primo passaggio e per il 75 % usate da 2 a 5 volte. Questo perchè Alberto apprezza la nota del legno, ma non vuole che il tipico sentore vanigliato che ne consegue diventi predominante, prevaricando gli altri profumi del vino. Dopo l'assemblaggio in acciaio, successivo affinamento di almeno 12 mesi in bottiglia. Vino di colore rosso granato, con riflessi aranciati.
I profumi hanno una marcata eleganza, un bouquet complesso tra cui spiccano le note speziate e balsamiche, persistenti la liquirizia ed il tamarindo. Da non dimenticare la piccola frutta rossa ed il sentore di cacao in polvere.
In bocca è equilibrato, con un ottimo bilanciamento tra tannicità e acidità, robusto ma non spigoloso, al contrario direi arrotondato e quasi vellutato.
Prezzo in enoteca: 40 €

Azienda Agricola Silvano Bolmida – Monforte d'Alba (CN) – loc. Bussia
Silvano Bolmida ha aperto la sua azienda agricola nel 2000, dopo aver lavorato come enologo per 12 anni.
I 6 ettari di vigneti di famiglia hanno piante di età anche superiore ai 50 anni: il nonno ed il papà Paolo, recentemente scomparso, erano viticoltori e conferitori d'uva.
Silvano conduce l'azienda con la moglie Paola, ma la quarta generazione di viticoltori sta per arrivare: Alessandra e Francesco, 16 e 14 anni, sono futuri enotecnici.
Devo a Silvano, quando andai a trovarlo per la prima volta, una delle degustazioni più divertenti della mia vita: caricate sulla sua Panda, in verità un po' scassata, 6 bottiglie e 12 calici, abbiamo aperto e degustato insieme ogni bottiglia camminando nel vigneto da cui proveniva l'uva servita a realizzarne il vino. E' stato molto emozionante, sembrava che le viti parlassero......
Silvano è uno sperimentatore, molti studenti della scuola enologica trovano in lui supporto ed aiuto. Se andate a trovarlo avrà sempre qualche campione sperimentale da farvi assaggiare e su cui vorrà un vostro parere sincero. In totale sono circa 30.000 le bottiglie prodotte, suddivise tra 6 etichette diverse. Ora ho assaggiato il Bussia 2008

Bussia 2008 – Barolo DOCG
Nebbiolo in purezza, con gradazione pari al 14,5 %.
Bussia, frazione del comune di Monforte d'Alba, è una delle sottozone più vocate all'interno della DOCG Barolo. Vendemmia nella seconda settimana di ottobre, a cui segue una lunga fermentazione sulle bucce, 47 giorni in acciaio. Affinamento 1 anno in barriques, 1 anno in tini da 30 hl, per poi proseguire in bottiglia. Versandolo nel bicchiere, il colore è rosso granato, estremamente intenso.
Molteplici e piacevoli i profumi: partendo dalla ciliegia, percepita come confettura ma anche sotto spirito, per proseguire con cuoio, bacche di ginepro, liquirizia, spezie e persino cannella, in uscita. Berlo è un piacere: morbido, caldo, avvolgente, estremamente elegante e raffinato, dotato di una notevole persistenza.
Prezzo in enoteca: 32 €

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