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Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2013 alle ore 16:44.

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Gli smottamenti cui è stata sottoposta l'editoria negli ultimi anni sono stati estremamente rilevanti. L'impatto del digitale per ora non è ancora stato decisivo dal punto di vista della lettura tout court, e i cambiamenti devono essere ancora assorbiti. Sorprende invece che un fenomeno ormai decennale come il blogging culturale fatichi ancora a essere bene interpretato dal sistema editoriale italiano.

Cade dunque a pennello il breve ebook di eFFe — al secolo Emiliano Frutta: blogger, professore di New Media e fondatore della rivista Ledita.it. Più che una mappatura della complessa galassia dei blog culturali, I book blog è un pamphlet che invita alla presa di coscienza. E anche un atto d'accusa verso una "concezione conservatrice della cultura" per cui gli spazi della rete sono sostanzialmente esclusi, o guardati come evento di costume: per il mondo delle "terze pagine" la grande messe di spazi di dibattito online — da Nazione Indiana a Lipperatura, passando per Mangialibri, Carmilla, Finzioni, 404: file not found e altri — non è ancora stata sdoganata.

A correggere questa miopia e cancellare ogni pregiudizio contribuiscono le precisazioni di eFFe — tre in particolare. Innanzitutto, l'identificazione fra blogger e blog è fallace (sono soprattutto le redazioni collettive a produrre contenuti migliori). Ma fallace è anche la riduzione di tali portali a "lit-blog" (in quanto la loro produzione è vasta, multitematica, e certo non riducibile a semplici elenchi di recensioni — o pettegolezzi). Infine, va pienamente riconosciuto il ruolo dei blog come attori culturali: che contribuiscono — in modo simile alle biblioteche e ai giornali — a promuovere la lettura e la riflessione. L'appello di eFFe è rivolto sia agli editori sia agli stessi curatori delle redazioni online: e si concretizza in un richiamo a pratiche di trasparenza assoluta e responsabilità morale. Un editore mi manda un libro gratuito con la speranza che venga recensito? Sarà mio compito di blogger segnalarlo. Così come sarà mio compito aprirmi alle nuove tendenze, condividere responsabilmente citando le fonti, e sostenere il dialogo online. "Non si scherza con l'intelligenza e le emozioni dei lettori", sottolinea l'autore, e sui blog la distanza fra lettori e autori è estremamente sottile.

Merita un cenno anche la storia del libro: in origine doveva essere pubblicato da una casa editrice all digital, la quale però si è rifiutata di indicare l'autore con il suo pseudonimo (eFFe, appunto). Le ragioni non chiarite della scelta — controproducenti, in quanto eFFe è conosciuto sul web proprio con tale nome — hanno fornito una conferma delle perplessità dell'autore, e l'hanno spinto a battere la via del self-publishing. (Una soluzione per la quale vengono forniti alcuni buoni consigli in un'appendice al testo).
Infine: tutti i ricavi dell'ebook saranno devoluti all'Associazione Toscana Tumori. Un motivo in più per spendere i soldi di un cappuccino e conoscere meglio il cosmo dei blog culturali.

eFFe
I book blog. Editoria e lavoro culturale
auto-pubblicazione (disponibile anche su Amazon)
€1,19

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