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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2013 alle ore 18:08.

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Ieri sera ad Assago in un Teatro della Luna davvero "piena" chi c'era ha assistito ad un concerto memorabile: Steve Hackett dal vivo ha eseguito una set list tratta da «Genesis Revisited II». Il disco comprende canzoni incise fra il 1971 e il 1977 quando militava nel fondamentale gruppo del progressive britannico con Peter Gabriel, Phil Collins, Tony Banks e Mike Rutherford. Indicato fra i venticinque migliori chitarristi del mondo, ieri sera Hackett ha confermato non solo di essere un grande strumentista anche quell'autore che ha contributo alla scrittura di successi immortali dei Genesis come gli album «Foxtrot», «Selling England By The Pound» e «The Lamb Lies Down On Broadway». Che in parte li ha rivisitati nel corso di due oltre due ore e mezzo di un concerto che ha deliziato un pubblico esaltato. C'è una bella differenza tra questa musica fatta e diretta da un leader originale dello storico quintetto e i loro cloni canadesi come la tribute band "The Musical spesso esibitisi in Italia.

Seppur bravi i cloni riproducono e restano a un livello scenografico ma non riescono a raggiungere quei livelli musicali toccati dalla grande formazione di cui si avvale Hackett, un quartetto più due voci, nel rivisitare e non solo riproporre certi brani di grande complessità strumentale. Non è un caso che che "Selling England by the Pound" non venga eseguito dalle tribute band, proprio per l'evidente difficoltà tecnica. A quarant'anni di distanza dall'uscita dell'album di maggior successo dei Genesis risentire dal vivo il celebre attacco al piano di "Firth of Fifth" e il grande assolo della chitarra, inserito nella classifica dei più importanti della storia del rock, è pura emozione e bellezza. Una di quelle da annoverare nella lista che Woody Allen fa in "Manhattan" pensando alle cose per cui vale la pena vivere come antidoto ai problemi inutili in cui l'uomo spesso è imprigionato. In quell'elenco che cita tutto il meglio di sempre modestamente aggiungiamo un brano diventato un classico della musica tout court come "Firth of Fifth".

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