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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2013 alle ore 18:14.

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Era il 1962: Giuliano de Marsanich, cugino di Alberto Moravia, apriva a Roma la galleria Don Chisciotte, con una mostra dedicata a Mario Lattes. Cinquant’anni dopo, a Torino, la vedova dell’editore, scrittore e pittore scomparso nel 2001, inaugura un nuovo spazio espositivo che porta il nome, ancora una volta, del cavaliere di Cervantes. Scelta azzeccata perché di coraggio per aprire una galleria ne occorre parecchio, di questi tempi. Ma quella di Caterina Bottari Lattes, presidente dell’omonima Fondazione di Monforte d’Alba, ha il sapore di una sfida vera: far incontrare arte e letteratura, come accadeva una volta. Ecco allora che per il battesimo dello Spazio Don Chisciotte (http://www.fondazionebottarilattes.it/?p=1678), via della Rocca, 37, a Torino (vernissage affollatissimo) è stata scelta una mostra che rende omaggio a nove artisti che dedicarono la loro vita alle immagini e alle parole: Luigi Bartolini, Dino Buzzati, Italo Cremona, Filippo de Pisis, Albino Galvano, Carlo Levi, Alberto Savinio, Emilio Tadini e, naturalmente, Mario Lattes. Sono loro i «Pittoriscrittori» protagonisti della rassegna, curata da Vincenzo Gatti, in calendario fino al 22 giugno.  Una ventina le opere esposte, provenienti da collezioni private: c’è «Prometeo» (1929) di Alberto Savinio; De Pisis, qui rappresentato da soggetti floreali degli anni Trenta e Quaranta. Mentre del grande visionario Buzzati – che amava dire «Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa» – si può ammirare il «Babau» (1967), a cui è dedicato l’omonimo racconto de «Le notti difficili» (1971).

«Pittoriscrittori»

18 aprile - 22 giugno 2013

Spazio Don Chisciotte, via della Rocca, 37, Torino

www.fondazionebottarilattes.it

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