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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2013 alle ore 12:14.

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TOKYO – Il teatro La Fenice di Venezia, dopo il successo della tournée da poco conclusa in Giappone, intende dare continuità ai rapporti con il Sol levante: tra gli obiettivi, spicca quello di dar vita a una Accademica di canto e musica a Tokyo. Un progetto complesso che comporta il coinvolgimento - sia dal punto di vista economico sia da quello culturale - di partner locali, dai quali sono già arrivati segnali di forte interesse per l'iniziativa. «Questa tournée è stata l'occasione per sviluppare una serie di rapporti con istituzioni e persone che possono diventare nostri partner in una logica di continuità e sviluppo di relazioni, a potenziale beneficio dell'intero sistema-Venezia», dice il sovrintendente Cristiano Chiarot. Anche dalle istituzioni italiane ci è stata manifestata la piena disponibilità a contribuire a dar vita a nuovi progetti più strutturati, come quello di una nostra Accademia a Tokyo». In questo senso, l'Istituto Italiano di Cultura a Tokyo potrà dare un apporto importante.

La tournée di aprile ha visto il trasferimento al completo del teatro (circa 300 persone), grazie al supporto dell'Asahi Shimbun: sotto la bacchetta del maestro Myung-Whun Chung, sono state proposte quattro repliche dell'Otello, due di un concerto di gala con musiche di Rossini, Verdi e Puccini,e due concerti verdiani con estratti di Rigoletto e Traviata: otto spettacoli in dieci giorni tra Osaka, Nagoya e Tokyo.

Il programma della rassegna omnicomprensiva "Italia in Giappone 2013", intanto, prosegue con altri eventi di alto profilo. È stata appena inaugurata al Tokyo Metropolitan Museum of Art la mostra "Leonardo, ritratto di un genio", che presenta per la prima volta in Giappone opera della collezione della Veneranda Biblioteca dell'Ambrosiana di Milano, tra cui il "Ritratto di Musico" (unico ritratto maschile di Leonardo, mai esposto in Asia), e numerosi fogli del Codice Atlantico e altri disegni (oltre al "De divina proportione" di Luca Pacioli e vari dipinti della cerchia leonardesca milanese). È anche un'occasione per modificare un po' la percezione, presso il pubblico giapponese, di Milano: non solo come città della moda, del design e dell'industria, ma anche come grande città d'arte e centro culturale. Milano e Leonardo, insomma, non sono solo l'"Ultima cena" alle Grazie, tappa d'obbligo dei turisti nipponici, che però non è sempre facile da visitare per l'obbligo di prenotazione e le limitazioni all'accesso. L'Ambrosiana non ha di questi problemi.

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