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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2013 alle ore 19:16.

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La semplice notizia è già di per sé scioccante: un bambino di cinque anni che uccide la sorellina per un tragico incidente (come spiega il medico legale). E' avvenuto in Kentucky, in quegli Stati Uniti che il presidente Barack Obama vorrebbe regolamentare nell'uso delle armi che troppe stragi hanno fatto fin qui. Poi scorrendo il The Lexington Herald-Leader apprendiamo che il bimbo ha sparato con un "lungo fucile calibro 22 della Crickett progettato apposta per i bambini".

Ai nostri occhi increduli già la notizia di un fucile per bambini ha un non so che di terribilmente ossimorico. Un giocattolo creato per uccidere? E' mai possibile? Ma la scioccante sorpresa deve ancora arrivare. Sfogliare il sito dell'armeria Crickett.com è come addentrarsi in un mondo parallelo che non si vorrebbe mai vedere. Un simpatico "grillo verde" ci da' il benvenuto: già lui è però armato di tutto punto. In penombra il profilo di un ragazzino di una decina d'anni imbraccia un fucile. Non è ancora niente. Giubbottini, mirini, cappellini, tutto baby-size, fucili compresi. Ci sono anche le varianti di lunghi calibro 22, nella variante blue-white barrell.

Sembra un giocattolo, in Kentucky è stato letale. Con uno di questi il bambino di cui sopra ha ucciso. Ma è la gallery dei ragazzini intenti a sparare a inquietare fino all'irricevibile. Sorridenti questi bimbetti imbracciano le armi neanche fossero orsetti di pelouche. Bambine vestite di tutto punto che stringono fucili di color rosa; neonati in tuta mimetica che abbracciano armi più grandi di loro; adulti che insegnano ai bimbi come prender la mira. Il tutto con corredo di mirini, occhialini per mettere a fuoco, cuffie per proteggere le orecchie.

Un armamentario che, colpevolmente ignoranti, non si immaginava e che comunque non si vorrebbe mai vedere. Caroline Stark, due anni, è morta. Suo fratello stava sicuramente giocando. La sua vita e quella della sua famiglia sono irrimediabilmente segnate per sempre. Ancora una vittima dunque. Non ci resta che sperare che anche l'America delle lobby che vogliono gli statunitensi armati fino ai denti possa trarne materiale per una profonda riflessione.

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