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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2013 alle ore 12:05.

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Alla sinistra del fiume Serio, a pochi chilometri da Bergamo, su un territorio collinare dolce e degradante fino alla pianura, si trova Scanzorosciate, comune noto agli appassionati di vino per il Moscato di Scanzo.

Si tratta di un vino passito rosso, dal gusto moderatamente dolce, ottenuto dall'omonimo vitigno autoctono.
Dopo la vendemmia, fra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, le uve selezionate vengono fatte appassire su graticci da 20 a 50 giorni, prima di procedere alla vinificazione.
Le caratteristiche uniche del Moscato di Scanzo sono dovute in gran parte al "Sass de Luna", una roccia calcareo marnosa presente nei vigneti, che conferisce alta mineralità al terreno.
Del Moscato di Scanzo si parla più e più volte nel corso dei secoli: la tradizione ne fa risalire le prime notizie alla conquista romana mentre il primo documento scritto in cui viene citato risale al 1347, cronaca di uno scontro tra Guelfi e Ghibellini, con in palio alcune botticelle di vino.

Se ne parla nuovamente a fine '700: sembra che l'architetto bergamasco Giacomo Quarenghi ne fece omaggio a Caterina II quando fu da lei chiamato a San Pietroburgo.
Nel 1850 era addirittura l'unico vino italiano quotato alla Borsa di Londra.
Arrivati ai giorni nostri, il Consorzio di Tutela, oltre a valorizzare il passato, guarda al futuro: tra i progetti in essere, il più innovativo è relativo alla collaborazione con l'Università degli Studi di Milano per ottenere il sequenziamento del Dna del vitigno Moscato di Scanzo.
Unico neo è la produzione estremamente limitata, trattandosi di una delle più piccole, se non addirittura la più piccola, DOCG d'Italia: 31 ettari di terreno per una produzione annua che si attesta tra le 60.000 e le 70.000 bottiglie.
Tra le circa 20 aziende produttrici, presento Biava e Magri Sereno.

Azienda Agricola Biava – Scanzorosciate (BG)
Manuele Biava è uno dei pochissimi agricoltori a tempo pieno fra i produttori di Moscato di Scanzo. Ha aperto la sua azienda agricola nel 1988, al compimento della maggiore età. Suo mentore è stato nonno Giovanni, fattore da sempre, che aveva fra l'altro in gestione i vigneti della Curia.
Rapporto intenso quello col nonno, a volte conflittuale nel suo insegnare al nipote con la spigolosità tipica dei contadini bergamaschi, il lasciarlo sbagliare affinchè poi si convincesse della differenza fra teoria e pratica in vigna.
Ancora oggi Emanuele, parlando del nonno con un po' di commozione, riconosce di avere imparato moltissimo da lui, soprattutto il concetto di pazienza, di non aver fretta. E, quando si trova con qualche problema da affrontare in vigna, si chiede
sempre cosa farebbe nonno Giovanni.
L'azienda è molto piccola, circa 2 ettari, sul Monte Bastia, con una splendida esposizione al sole e ricca presenza del "Sas de Luna".
Emanuele produce circa 6.000 bottiglie, divise su 4 etichette.
Il prodotto di punta ovviamente è il Moscato di Scanzo, pluripremiato, che ha fra i suoi estimatori anche Gerry Scotti.

Moscato di Scanzo DOCG 2009
Vino passito rosso, gradazione del 15 %.
Ottenuto al 100 % da uve del vitigno autoctono Moscato di Scanzo.
Le bottiglie prodotte nell'annata sono state circa 2.000.
Si è vendemmiato nei giorni 6-7-8 ottobre. I grappoli sono stati in appassimento per 53 giorni per poi passare alla vinificazione in acciaio.
Affinamento in acciaio fino all'imbottigliamento nel settembre 2012.
Il colore è rosso rubino, brillante ed intenso.
Al naso esprime tutte le sue potenzialità: note d'incenso e spezie, rosa canina e salvia sclarea, tipica del vitigno.
In bocca è avvolgente, lievemente dolce, ricco di complessità ed estremamente persistente.
Prezzo in enoteca: 45-55 Euro

Azienda Agricola Magri Sereno – Scanzorosciate (BG)
Negli anni '60 il nonno di Sereno, Antonio, aveva iniziato l'attività di viticoltore, continuata poi dal papà ed oggi da Sereno.
Gli ultimi 6-7 anni sono stati fondamentali per l'azienda agricola: nel 2007 è uscita la prima etichetta, e contemporaneamente sono stati effettuati degli importanti lavori di rifacimento nei vigneti e soprattutto in cantina.
La sfida di Sereno di uscire con una propria etichetta è stata vinta abbondantemente, come testimoniano anche i numerosi riconoscimenti ottenuti.
Determinante in azienda è il lavoro del fratello, Lucio, in cantina ma soprattutto nei vigneti.
Alle prime esperienze lavorative il figlio Andrea, che sta studiando Enologia a Milano.
Gli ettari di vigneto sono 3, per una produzione annua di 9-10.000 bottiglie. Le etichette prodotte sono 3.

Moscato di Scanzo DOCG 2010
Vino passito rosso, ottenuto con vinificazione in purezza di uve Moscato di Scanzo.
La gradazione è pari al 15%.
Bottiglie prodotte: 2.000.
Vendemmia ad inizio ottobre, a cui seguono 40 giorni di appassimento.
Vinificazione in acciaio, seguita da altri 2 anni in acciaio per l'affinamento.
Imbottigliato nel novembre 2012.
Versandolo nel bicchiere ne notiamo subito il colore, rosso rubino, carico e brillante.
I profumi sono quelli caratteristici del vitigno: rosa canina e salvia sclarea, sottobosco e spezie.
Al gusto si conferma elegante, abboccato, con un piacevole retrogusto ed una ragguardevole persistenza.
Prezzo in enoteca: 40-45 €
Mauro Giacomo Bertolli
www.italiadelvino.com

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