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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2013 alle ore 18:14.

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Mick Rock, David Bowie. In Mirror, Beckenham, 1972 © Mick RockMick Rock, David Bowie. In Mirror, Beckenham, 1972 © Mick Rock

Parola d'ordine. il cambiamento. Mutamenti, trasformazioni, alterazioni di tutta la realtà che ci circonda. Dalla politica alla natura, dalla tecnologia alla società. Variazioni che la fotografia registra, documenta, ritrae mentre cambia anch'essa, proprio come il mondo che vuole raffigurare. E' questo il tema centrale di Fotografia Europea 2013, evento divenuto, ormai, un vero e proprio punto di riferimento nazionale ed internazionale del settore.
Alla sua ottava edizione, la kermesse di Reggio Emilia si apre, come vuole la tradizione, con le tre giornate inaugurali (il week-end che va dal 3 al 5 maggio) caratterizzate da un fitto programma di conferenze, workshop e performance di vario genere. Un fine settimana durante il quale scrittori, filosofi, musicisti e critici d'arte partecipano ai vernissage delle tante mostre in cartellone. Nessun problema, comunque, per gli appassionati di fotografia che non potranno essere in città durante il week-end: le esposizioni rimarranno aperte al pubblico fino al 16 giugno.

Quest'anno le rassegne in programma si snodano su quattro diversi percorsi ispirati allo straniamento, alla sorpresa, alla fiducia e alla visione. Rassegne che mostrano trasformazioni inquietanti, come quelle operate dalla catastrofe nucleare a Fukushima o dalla guerra a Kabul, negli scatti del francese Philippe Chancel. Uno sguardo che ritorna ad osservare alcune realtà a distanza di tempo, quando l'interesse dei media si è ormai quasi spento. Oppure mostre che testimoniano i continui cambiamenti nel mutevole universo delle rockstar, con i ritratti di artisti quali David Bowie, Iggy Pop, Lou Reed, Syd Barrett, Sex Pistols e Queen, tutti immortalati in quarant'anni di carriera da Mick Rock.
La Chernobyl dai tratti surreali fotografata da Sergey Shestakov, le "illuminazioni" di Rinko Kawauchi, gli eccentrici ritratti di persone dell'inglese David Stewart, il racconto del surreale tentativo dello Zambia di mandare il primo astronauta africano sulla luna firmato da Cristina De Middel. Le incertezze di una generazione alle prese con la crisi di una società in continua trasformazione osservate attraverso il complesso rapporto tra madre e figli di "The Wonder-House of Anna & Eve" di Viktoria Sorochinski oppure la cultura classica in versione kitsch, come riemerge nella Russia contemporanea, nelle immagini di Tim Parchikov.

E non poteva mancare un omaggio alla Regione che ospita l'evento, a ricordare il terribile terremoto di un anno fa. Il progetto "To Belong" realizzato dallo svedese Anders Petersen in collaborazione con l'agenzia Studio Blanco, è stato ideato proprio per restituire all'Emilia e alla sua popolazione una memoria fotografica dei difficili giorni del sisma.
Ma il programma di Fotografia Europea non finisce qui. A queste, che sono soltanto alcune delle mostre ufficiali, bisogna, infatti, aggiungere le esposizioni collegate (oltre ottanta) e quelle del circuito "off", ovvero circa 400 eventi tra rassegne, installazioni e progetti alternativi.

Fotografia Europea 2013
Reggio Emilia.
Giornate inaugurali: dal 3 al 5 maggio. Le mostre rimangono aperte fino al 16 giugno
www.fotografiaeuropea.it/

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