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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2013 alle ore 08:18.

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Il libro è il resoconto delle indagini di neuroscienza comparata sul l'asimmetria del sistema nervoso centrale, cui gli autori contribuiscono con lavori pionieristici di grande interesse per la comprensione del cervello umano. Sono studiati uomini, primati e mammiferi evoluti, ma anche lucertole, pesci, uccelli, topi, api, formiche, calamari, pulcini e altri animali grandi e piccoli. La scaltrezza delle strategie per studiarne il comportamento è interessante quanto i risultati. Fino a circa 20 anni fa, l'asimmetria strutturale e funzionale degli emisferi cerebrali, con i centri del linguaggio a sinistra e la preponderanza della mano destra, era considerata una caratteristica solamente umana, dovuta alla rigorosa lateralizzazione del linguaggio. Essa invece è presente in molte specie, in tutti i vertebrati fino a esseri con un sistema nervoso di pochi gangli.
Essa potrebbe essere tanto diffusa quanto la quasi universale (ed evoluzionisticamente non facilmente spiegabile) decussazione delle vie ascendenti e discendenti del cervello, con eccezione dell'olfatto. Esso non è non incrociato, ma tuttavia asimmetrico per la prevalenza destra. L'asimmetria potrebbe risalire a un remotissimo progenitore (un verme?), oppure, per alcuni autori, persino a un essere unicellulare. L'asimmetria funzionale del sistema nervoso è antecedente allo sviluppo e all'asimmetria del cervello biemisferico. Una delle prime prove dell'asimmetria cerebrale non umana fu che gli uccelli canterini, dopo il taglio del nervo sinistro della lingua, perdevano la voce, intatta dopo il taglio del nervo destro. L'asimmetria vale anche per la percezione del canto da parte dei passeracei: è più intensa nell'area uditiva dell'emisfero destro per un canto familiare e a sinistra per un canto di altre specie. L'asimmetria potrebbe essere (o esser diventata nel corso dell'evoluzione) una caratteristica universale della materia vivente. La lateralizzazione è un evento della selezione naturale, e per questo deve aver portato a vantaggi evolutivi, non sempre evidenti. I passi cruciali dell'evoluzione umana (linguaggio, prevalenza della mano destra, lavorazione d'utensili) sarebbero stati preceduti dalle asimmetrie degli emisferi.
La lateralizzazione del linguaggio nel l'emisfero sinistro ha il vantaggio della prossimità con i centri prefrontali dell'autocoscienza (di cui il linguaggio è lo strumento) e dell'area motoria della mano prevalente. Essa inoltre evita un inutile duplicato e la competizione con l'emisfero destro, libero per altre funzioni. Lo svantaggio è che in caso di lesione dei centri del linguaggio, l'emisfero destro non può sostituirli, nemmeno parzialmente. Lo sviluppo di due occhi è stato fondamentale nel processo di lateralizzazione. In pesci e uccelli, in cui i nervi ottici sono totalmente decussati e quindi stimolano solo l'emisfero controlaterale, gli occhi laterali comportano il vantaggio di un ampio campo visivo con due immagini diverse, se necessario con fuochi diversi. Lo svantaggio è che per sincerarsi della presenza di una preda o di una minaccia gli animali devono girare la testa, un movimento che può attirare l'attenzione della preda o del predatore. Negli uccelli l'asimmetria funzionale degli occhi è netta: col sinistro (che informa l'emisfero destro) si guardano dai pericoli, col destro cercano il cibo e distinguono forme e colori.
Rospi, lucertole, pulcini, cavalli, alcuni primati guidano l'approccio sessuale con l'occhio sinistro. Il calamaro può assumere in una metà del corpo un colore amabile verso la femmina, e dall'altra un colore minaccioso verso un possibile rivale. La predominanza del campo visivo destro nella reazione ai predatori è comune a molte specie. In uomini, primati e molti altri vertebrati l'emisfero destro valuta le proprietà globali e non individuali di ciò che ha di fronte, ha una maggiore percezione spaziale grazie al lobo parietale, presta attenzione a stimoli nuovi, è attivo nelle emozioni negative e nell'aggressività, è facilmente distratto (in ciò contrastato dall'emisfero sinistro) ed è sensibile all'alcol. L'emisfero destro risponde a stimoli inattesi e a emozioni intense, quello sinistro a stimoli familiari. Lo stress cronico nell'uomo può portare a una dominanza dell'emisfero destro, con cambiamento di carattere. L'orecchio destro (che informa l'area acustica dell'emisfero sinistro) è attento al significato di ciò che sente, quello sinistro all'emotività. L'interazione fra i due emisferi è cruciale per modulare la collaborazione: l'emisfero sinistro valuta le possibilità future, quello destro integra le informazioni in una coerente visione del passato. I due emisferi lavorano simultaneamente a compiti diversi e fondamentali per l'esistenza, senza che la coscienza ne sia cosciente. La corteccia dell'emisfero sinistro negli adulti umani è più voluminosa di quella destra.
Alcuni pazienti con demenza senile frontotemporale manifestano un'inattesa abilità nel disegno e nella pittura. Essa potrebbe esser dovuta alla diminuzione della prevalenza dell'emisfero sinistro, più colpito dalla lesione degenerativa, su quello destro. L'asimmetria del sistema nervoso è decisiva per il comportamento degli esseri viventi, con costanti (come le caratteristiche dell'emisfero cerebrale destro) che si ripetono in specie distanti nel l'evoluzione, fino all'uomo.
ajb@bluewin.ch
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L.J.Rogers, G.Vallortigara, R.J. Andrew, Divided Brains The Biology and Behaviour of Brain
Asymmetries, Cambridge University Press, Cambridge, New York,
pagg. 229, € 28,00

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