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Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2013 alle ore 15:27.

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Abc: autorevole, brava e competente. In occasione del novantesimo anniversario dalla nascita (22 aprile 1923-2013), l'esperta Lorenza Fruci pubblica una consistente biografia di Betty Page (in altre grafie Bettie Page), una delle icone del nostro tempo, mancata l'11 dicembre 2008.

La vita segreta della regina delle pin-up, che Giulio Perrone Editore classifica nella propria collana Biotón, approfondisce e rivela il volto reale di una personalità assunta a leggenda. Prima di farlo, però, l'autrice lascia il passo, la parola, a due introduzioni, che, ciascuna all'oscuro dell'altra, affermano il medesimo requisito. Entrambe sono esplicite: «Betty Page interpretava la sua bellezza, il suo essere pin-up, la sua nudità con umorismo. Per essere ancora più chiari: nel suo caso è stata la modella a fare la fortuna del fotografo e mai il contrario. Insomma il fotografo doveva solo scattare, al resto ci pensava lei» (Vincenzo Mollica).

In consistente approfondimento, a partire da questa considerazione, la Fruci ha compilato la prima biografia in italiano di una esistenza che ha creato i presupposti di cinque anni (nei primi anni Cinquanta) che hanno stravolto i costumi di un'epoca, definendo una linea di confine tra socialità precedenti e successive.
Volontariamente uscita di scena, e letteralmente scomparsa, all'indomani della sua più clamorosa celebrazione, con il paginone centrale di Playboy, del gennaio 1955, in costume di Babbo Natale (Mamma Natale?), firmato da Bunny Yeager, Betty Page ha lasciato di sé soltanto una scia fotografica, soprattutto riferita a pose sostanzialmente clandestine (realizzate e commercializzate dai fratelli Irving e Paula Klaw, checché raccontino altri: lei fotografa, lui amministratore), che dovevano essere consumate in sostanziale segretezza.

Sparendo dalla ribalta in modo repentino e assoluto nel 1957, all'apice della propria carriera fotografica (come modella scabrosa e intrigante), Betty Page ha favorito la nascita della propria leggenda, allungatasi nei decenni. Le sue sembianze e i suoi atteggiamenti davanti all'obiettivo sono stati ripresi da numerosi fumetti e sono stati fonte di ispirazione per molti: soprattutto, si registrano debiti di riconoscenza di certa fotografia di Helmut Newton, del look originario di Madonna (e di celebrate firme della moda internazionale) e di altra fotografia di genere e moda (Horst P. Horst, Paul Outerbridge, Erwin Blumenfeld).

Il libro racconta di come Betty Page, al pari di molte coetanee, abbia cominciato tentando la strada del cinema, nel quale non è riuscita a entrare per colpa di un accento troppo marcato. Dalla natia Nashville, nel Tennessee, celebre per la musica country e rock & roll, si trasferì a New York, dove intraprese presto la carriera di modella in un ambito di erotismo clandestino, defilato dalla fotografia ufficialmente professionale (altri tempi!). Non era bellissima, non era travolgente, ed era anche oggettivamente bassa con fianchi larghi (le fotografie meno riuscite dell'epoca denunciano e rivelano tali imperfezioni), ma sapeva posare, era allegra e trasmetteva una leale e trasparente carica erotica, addirittura unica. Assieme a molte colleghe più appariscenti di lei, alle quali la storia non ha però assegnato alcun ruolo, Betty Page ha posato sia nei Camera Club, circoli per fotografi dilettanti, sia nella sala di posa nella quale Irving Klaw e la sorella Paula producevano immagini maliziose e scabrose, commercializzate attraverso circuiti di vendita per corrispondenza sostanzialmente furtivi, occulti, sul filo della legalità.
Ai tempi malvisto dalla cultura puritana anglosassone, tanto da essere perfino indagato dall'Fbi, che lo accusò di traviare la gioventù (e più precisamente di favorire, con le sue immagini, la vendita di giubbotti in pelle e di coltelli a serramanico), oggi Irving Klaw è considerato un maestro e un caposcuola. Il suo studio era indigente e rimediato -un tavolinetto, una tenda, un divanetto e niente più-, la sua fantasia era misera.
Ma! Ma... Betty Page è stata unica.

Betty Page. La vita segreta della regina delle pin-up, di Lorenza Fruci; Giulio Perrone Editore, 2013; 292 pagine 12,5x20cm; 16,00 euro.

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