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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2013 alle ore 08:27.

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Nel 2009, in una scena di Trascendent Man, il documentario che Robert Barry Ptolemy gli ha dedicato, Ray Kurzweil lo affermava senza imbarazzo: «Dio esiste? Non ancora, direi». Il riferimento era all'immortalità, e alla convinzione da parte dell'inventore e futurologo statunitense che l'uomo fosse destinato in pochi decenni a trascendere i limiti della propria biologia.

Di anni ne sono passati solo quattro, ma la battaglia per raggiungere l'eternità attraverso la tecnologia sembra aver già imboccato vie interessanti e per nulla scontate. Con una premessa: di vita perpetua non ce n'è una sola. Stephen Cave, nel saggio Immortality: The Quest to Live Forever and How It Drives Civilisation (Crown, 2012), ne individua ben quattro forme: la sconfitta della morte in quanto tale, la resurrezione, l'immortalità dell'anima e quella che deriva da una fama imperitura. Se Kurzweil è il rappresentante di spicco di quelli che hanno scelto la prima opzione, molti uomini di scienza si stanno muovendo a vario titolo anche sugli altri fronti. Che si possa risorgere, per ora è più un desiderio che altro. Ma un desiderio abbastanza forte da fare della crionica un mercato con tassi di crescita del 15% su base annuale: a quanto pare, senza sapere esattamente se e come verranno risvegliate, ogni dodici mesi negli Stati Uniti circa 800 persone si fanno congelare. I russi, invece, hanno deciso di puntare al salvataggio dell'anima, o quantomeno di una sua versione digitale.

Il progetto 2045 (il nome coincide con l'anno in cui si punta a completarlo) lanciato dall'imprenditore Dmitry Itskov si compone di quattro passi: si va dall'inserimento di un cervello umano in un corpo robotico al trasferimento di ricordi e personalità all'interno di organi artificiali, fino alla creazione di uomini-avatar. In corsa, poi, ci siamo anche noi italiani, grazie a una startup che – con una buona dose di pragmatismo – ha scelto di dedicarsi alla questione del ricordo. Se non avete qualità artistiche tali da garantirvi l'immortalità, puntate su quelle impreditoriali. Al prezzo di 250mila euro, e dopo otto mesi di osservazione e colloqui, il team di Forever promette di creare un ologramma interattivo perfettamente uguale a voi. Non solo nell'aspetto, ma anche nei ricordi, nelle reazioni e nel comportamento. Quando i vostri pronipoti si chiederanno com'era il trisnonno, risponderà lui alle loro domande.

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