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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2013 alle ore 15:26.

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Propeller di nome e di fatto, la compagnia inglese in scena al Piccolo Strehler, è una vera forza della natura. Quattordici attori, tutti uomini, in moto perpetuo e poliedrico al servizio di sua maestà William Shakespeare, coordinati da Edward Hall anima e regista dell'incontenibile ensemble, mettono in scena i capolavori del Bardo secondo tradizione, rinnovandoli a ritmo indiavolato, calibrando perfettamente narrazione con rigogliosa inventiva.

Il risultato è sbalorditivo, il tempo vola per due ore e trenta di spettacolo galvanizzante e irrompente, in lingua originale sottotitolato, scatenando un ponte virtuale che dal Cinquecento arriva ai nostri giorni, ruzzolando in una sarabanda che avvince e travolge. Il primo titolo del dittico in scena a Milano è " La bisbetica domata" in tandem a giorni alterni con "La dodicesima notte". La famosa vicenda ambientata a Padova dell'indomabile Caterina alle prese con il cocciuto e prestante Petruccio e di sua sorella Bianca, gattina morta con artigli nascosti, contesa tra Lucenzio e Ortensio, parte come da copione dalla burla all'ubriacone Sly, che si ritrova nobiluomo e a recitare la parte di Petruccio nella commedia.

La scena si anima in un'atmosfera da favola dark, un enorme lampadario sovrasta la corte padovana, dove la scatenata compagnia, oltre che recitare, canta, balla, suona dal vivo, muove le scene, scende in platea, in un flusso di energia e simpatia contagiosa e senza tregua. Non si fermano neanche durante l'intervallo, invadendo foyer e scalinata, stornellando, ammiccando e girando con il tipico cappello per le offerte. Fraintendimenti, gag, camuffamenti, battibecchi si susseguono con ironia e momenti esilaranti, fino al celebre monologo finale in cui Caterina ormai domata, fa una lezione magistrale di come si comporta una moglie innamorata, in barba a qualunque idea di femminismo. Non dimenticando di ricordare al povero Sly risvegliatosi di nuovo barbone e avvinazzato che si tratta solo di una commedia Il successo internazionale della compagnia è decisamente meritato, i testi shakespeariani assumono una rara fluidità narrativa, i personaggi si rinvigoriscono tra fisicità dirompente, costumi azzeccati, in un clima fantasmagorico e anticonformista, l'abbecedario di un teatro artigianale curato nei minimi particolari dallo spirito di gruppo senza primi attori o star, si squaderna goliardico e necessario, regalando al nostro sguardo uno stupore unico. Un'occasione imperdibile per vedere Shakespeare a modo suo, che ripercorre il cerchio eterno dei suoi capolavori, al battito fedele dei Propeller.

" La bisbetica domata" e "La dodicesima notte" di William Shakespeare. Regia di Edward Hall. Scene Michael Palveka. Luci Ben Ormerod. Musiche dei Propeller. Suono David Gregory. Produzione Propeller in collaborazione con Duetto 2000- Roma. Interpreti: Compagnia Propeller. Spettacolo in lingua inglese sottotitolato. In scena fino al 26 maggio al Piccolo Strehler.

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