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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2013 alle ore 15:12.

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Ludovico Carracci (Bologna 1555-1619) Il sogno di santa Caterina d'Alessandria 1600-1601olio su tela - Washington, National Gallery of Art (collezione Kress)Ludovico Carracci (Bologna 1555-1619) Il sogno di santa Caterina d'Alessandria 1600-1601olio su tela - Washington, National Gallery of Art (collezione Kress)

Per secoli il sogno ha affascinato e inquietato gli uomini, illuminato i profeti e ispirato gli artisti. La mostra " Il Sogno nel Rinascimento" dal 21 maggio al 15 settembre a Firenze, alla Galleria Palatina – Palazzo Pitti e dal 9 ottobre a Parigi al Musée du Luxembourg, è dedicata ai pittori, ai letterati rinascimentali che hanno illustrato la dimensione onirica. Ci sono i sogni premonitori che animano le notti dei degli uomini d'Israele, dei santi e quelli dei miti antichi come "Apollo addormentato" dipinto da Lotto.

I sogni sono la rivelazione di un altro mondo, mai terreno. La mostra divisa in sezioni inizia con "La Notte", rappresentata attraverso alcune derivazioni plastiche e pittoriche tratte dalla Notte che Michelangelo scolpì nella Sagrestia Nuova per il monumento funebre di Giuliano de' Medici. Prosegue con "La vacanza dell'anima ", sono opere legate al tema del sonno e ai miti classici. Ecco il "Fregio" della Villa Medicea di Poggio a Caiano di Bertoldo, il testo "Hypnerotomachia Poliphili" di Francesco Colonna. Per la prima volta esposto a Firenze il "Sogno del cavaliere" di Raffaello della National Gallery di Londra e il dipinto "Venere e Amore spiati da un satiro" del Correggio proveniente dal Louvre. Bosch con "Visioni dell'aldilà" introduce alla parte dedicata al sogno nella tradizione biblica e religiosa.

Dal "Sogno di Giacobbe" alle visioni mistiche dei santi fra cui l'intensa "Caterina d'Alessandria" dipinta da Carracci: mentre dorme le appare la Madonna con il Bambino e due angeli che la vegliano. Di grande forza la sezione "La vita è sogno" che trae origine dalla fortuna iconografica de "Il Sogno o la Vanità dei desideri umani" di Michelangelo, disegno ripreso e copiato da molti artisti. Nello stesso spazio "I Sogni del Principe" raccontano Francesco de' Medici e la sua vita vissuta al calar del sole, di cui sono pervenute varie testimonianze come "L'Allegoria dei Sogni" di Naldini. Fra i documenti, disegni, dipinti di questa parte il "Ritratto di Bianca Cappello" di Alessandro Allori. Opere inquietanti come "Il Sogno del dottore" di Albrecht Dürer popolano lo spazio intitolato "Sogni enigmatici e visioni da incubo". Ecco le tante rappresentazioni dell'Inferno e le "Tentazioni di Sant'Antonio" di Bosch, Brueghel, Jan Mandijn e Met de Bles. La mostra si conclude con la sezione dedicata all'"Aurora", considerata nel Rinascimento il tempo dei sogni veri, dove le paure se ne vanno, si avvicina il "Risveglio" rappresentato dal dipinto di Dosso Dossi. Adesso è solo pace.

Il Sogno nel Rinascimento
A cura di Chiara Rabbi Bernard, Alessandro Cecchi, Yves Hersant
Firenze Galleria Palatina – Palazzo Pitti
21 maggio – 15 settembre
Parigi Musèe du Luxembourg
9 ottobre – 26 gennaio 2014
(catalogo Sillabe)
Biglietti: intero 11,00 €, ridotto 5,50€,
www.unannoadarte.it

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