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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2013 alle ore 18:01.

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«La scelta del nuovo sovrintendente della Scala, che dal 2015 prenderà il posto di Stephane Lissner, sta paralizzando la programmazione del teatro milanese da otto mesi». Lo ha detto Daniel Barenboim, direttore musicale, durante la presentazione della stagione 2013-2014. Un problema, a suo parere, generato dalla «mancanza di flessibilità in tutta l'organizzazione della struttura del teatro visto che gli statuti dicono che il sovrintendente deve nominare, fare, ma noi tutti siamo meno importanti del teatro». Quanto alla nazionalità del successore del francese Lissner, il direttore musicale ha tuonato contro il dibattito in corso sul fatto che sia meglio puntare su un italiano o meno: «Cos'è l'italianità in musica? Qual è la differenza fra Verdi e Beethoven, il certificato di nascita? Penso di no». Dopo aver ricordato il passaporto greco di Maria Callas ha aggiunto: «Quando vedo il discorso sulla nomina del sovrintendente se è italiano o no, invece di chiedersi se ha cultura, se sa fare programmazione, trovo la discussione terribile», tanto da evocare il clima della Germania degli anni Venti. I grandi come Verdi, Pirandello, Boccaccio e Dante «erano italiani e universali. Questa è la differenza tra patriottismo e nazionalismo che è solo sentirsi meglio degli altri».
A proposito infine della crisi che sta tagliando ovunque i contributi ai teatri, Barenboim ha auspicato «una rivoluzione radicale nelle scuole» che faccia capire quanto la cultura e la musica non siano «un lusso di cui pochi possono approfittare», ma una «necessità assoluta».

La stagione 2013-2014 del teatro alla Scala di Milano si adegua ai tempi di "magra" e «anticipa i problemi davanti alla crisi e alla caduta dei finanziamenti pubblici»: il numero delle opere scende da 13 a 10. Per il balletto: in programma ci sono 6 titoli. Meno opere per preservare una qualità indiscussa.

L'inaugurazione, il 7 dicembre, é affidata a La Traviata di Giuseppe Verdi con Daniele Gatti sul podio, per la regia di Dmitri Tcherniakov.
Oltre a Verdi, del quale sono in cartellone anche "Il trovatore" e il "Simon Boccanegra", trovano spazio Pietro Mascagni con "La cavalleria rusticana", Gioacchino Rossini con "Le Comte Ory" e Gaetano Donizetti con la sua "Lucia di Lammermoor". La stagione dell'opera comprende poi "La sposa dello zar" di Nikolaj Rimiskij-Korsakov, "Cosi' fan tutte" di Wolfgang Amedeus Mozart, "Les Troyens" di Hector Berlioz e l' "Elektra" di Richard Strauss.

Iniziera' il 17 dicembre la stagione del ballo 2013-2014 al teatro Alla Scala di Milano con una "Serata Ratmansky" firmata dal coreografo russo del Concerto Dsch: tre pezzi, due dei quali in prima esecuzione. E' prevista un'anticipazione e un'aggiunta nella serata mista in cui viene ripresa Cavalleria Rusticana, vengono proposti "Le Spectre de la rose" di Michail Fokin e "La rose malade" di Roland Petit. In cartellone ci sono titoli provenienti dal repertorio classico come: "Jewels" di George Balanchine, "Il Lago dei Cigni", "Serata Petit' (con Le Jeune homme et la Mort e Pink Floyd Ballet), "Don Chisciotte", "Romeo e Giulietta"'. Fra le etoile e gli artisti ospiti ci sono: Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Massimo Murru, Natalia Osipova, Leonid Sarafanov, Polina Semionova, Ivan Vasiliev, Friedemann Vogel.

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