Marine Le Pen verso la perdita dell'immunità parlamentare per le frasi razziste

Marine Le Pen (Afp)

Fare paragoni storici improbabili e banalmente odiosi sta costando molto caro al presidente del Front National Marine Le Pen. La commissione Affari giuridici dell'Europarlamento ha infatti raccomandato l'abolizione dell'immunità parlamentare per la leader della destra transalpina. La decisione finale dovrà essere presa durante la sessione plenaria a Strasburgo l'11 giugno, ma secondo quanto precisa la BBC "la ratifica è considerata una formalità".

La Francia aveva inoltrato la richiesta lo scorso novembre all'Eurocamera, dopo le dichiarazioni del dicembre 2010 rilasciate dall'eurodeputata di estrema destra con cui aveva fatto un parallelo tra le preghiere in strada dei musulmani e l'occupazione tedesca.

La richiesta è stata fatta in particolare dalla procura di Lione che intende perseguire la leader del Fronte nazionale per incitamento all'odio razziale in relazione alle sue affermazioni in cui testualmente dichiarava: «Sono desolata, ma per coloro che amano molto parlare della Seconda guerra mondiale, se bisogna parlare di occupazione, potremmo parlarne in questi termini, perché questa è una occupazione del territorio».

Se il Parlamento Ue confermasse il sì proposto dalla commissione affari giuridici, subirebbe la stessa sorte già toccata all'ex rivale Bruno Gollnisch contro cui aveva corso per la presidenza del Front National. Anche lui europarlamentare, per dichiarazioni razziste che avevano avuto un seguito legale in Francia si era visto togliere l'immunità parlamentare a due riprese dall'Aula di Strasburgo.

La Commissione affari giuridici del Parlamento aveva messo in calendario la discussione della revoca dell'immunità, Marine Le Pen non si era presentata, mentre nei giorni scorsi ha inviato un collega parlamentare a rappresentarla.

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