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Questo articolo è stato pubblicato il 19 giugno 2013 alle ore 11:48.

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Christopher Reeve in Superman (1978)Christopher Reeve in Superman (1978)

L'uomo d'acciaio compie settantacinque anni: Superman fece la sua comparsa, nelle edicole statunitensi, nel giugno del 1938 sullo storico primo numero della Action Comics, una rivista a fumetti pubblicata dalla DC.
L'idea nacque ben quattro anni prima dalle menti di due giovani autori, Jerry Siegel e Joe Shuster, che crearono così il primo supereroe della storia.

Dotato di forza sovrumana, Superman nasce sul lontano Krypton e, ancora in fasce, viene mandato sulla Terra dai suoi genitori prima che il suo pianeta natale venga distrutto: qui verrà conosciuto come Clark Kent (fusione dei nomi di due star dell'epoca: Clark Gable e Kent Taylor) e crescerà, sviluppando i suoi poteri, in una cittadina del Kansas chiamata Smallville.
Il successo è tale che nel luglio del 1939 sbarca in Italia con il nome di Ciclone sugli Albi dell'Audace: sarà però negli anni '50, noto come Nembo Kid prima di riprendere il suo nome originale, che Superman troverà anche nel nostro paese una straordinaria popolarità.

Christopher Reeve e gli altri: i tanti volti dell'Uomo d'acciaio
Le prime apparizioni di Superman sullo schermo risalgono agli anni '40: una poco nota serie animata del 1941 e, soprattutto, un serial (format tipico del periodo) nel 1948. A interpretarlo fu Kirk Alyn, che tornò nei panni del supereroe nel 1950 per un secondo serial intitolato «Atom Man vs. Superman».
Esattamente due anni dopo, l'uomo venuto da Krypton approda sul piccolo schermo nella serie tv «The Adventures of Superman» (nata dalla pellicola «Superman and the Mole Man», distribuita nel 1951), di cui vennero girati 104 episodi e che durò fino al 1958. Il volto del protagonista è quello di George Reeves, attore che si suiciderà a soli 45 anni, la cui triste storia è raccontata in «Hollywoodland» (2006) di Allen Coulter.
Il primo lungometraggio cinematografico è datato 1978: Richard Donner dirige «Superman», un vero e proprio cult con Christopher Reeve nei panni di Clark Kent, Gene Hackman in quelli del malvagio Lex Luthor e Marlon Brando in quelli del padre biologico Jor-El.

Reeve (attore scomparso nel 2004, la cui vita rimase segnata da un grave incidente che lo rese tetraplegico) fu protagonista di tre seguiti: i primi due (1980 e 1983) diretti da Richard Lester e l'ultimo (1987) da Sidney J.Furie. Il quarto capitolo, più commerciale e scanzonato rispetto ai precedenti, fu un pesante insuccesso di critica e pubblico (così come il parodistico «Supergirl» del 1984 di Jeannot Szwarc) che portò i produttori a decidere di congelare il franchise per diverso tempo.
Negli anni '90 nacquero diversi progetti per lo sviluppo di un quinto episodio ma nessuno convinse fino in fondo. Per quasi vent'anni, le uniche apparizioni di Superman furono quelle televisive: interpretato da Dean Cain nella serie «Lois & Clark» del 1993 e, successivamente, da Tom Welling negli oltre duecento episodi della popolare «Smallville» (2001-2011).
Il ritorno sul grande schermo era però solo questione di tempo: nel 2006 esce «Superman Returns», un riavvio della saga affidato a Bryan Singer, regista che aveva firmato i primi due capitoli della saga degli X-Men.

Nonostante un ampio battage pubblicitario, il film non ottiene il successo sperato: gli incassi non sono all'altezza delle aspettative e le critiche particolarmente severe. Gli evidenti difetti sono stati riscontrati, in particolare, in una sceneggiatura poco avvincente e in un'errata scelta dell'attore protagonista: Brandon Routh che, dopo questo flop, ha visto la sua carriera arenarsi drasticamente. L'iniziale progetto di un seguito venne presto cancellato.
Quando ormai quella di Superman sul grande schermo sembrava bollata come una maledizione (in particolare, dopo la tragica fine degli attori che l'hanno interpretato) nel 2010, a sorpresa, la Warner Bros annuncia di aver affidato a Christopher Nolan, in veste di produttore, e a Zack Snyder, alla regia, il compito di sviluppare un nuovo reboot sull'ex Nembo Kid. Il team di Nolan optò per il titolo «L'uomo d'acciaio» e per l'attore Henry Cavill nei panni del supereroe.

Dopo una lunga attesa e per celebrare al meglio i settantacinque anni di Superman, il film esce nelle nostre sale (con una sola settimana di ritardo rispetto agli Stati Uniti) sostenuto dall'ottimismo dei tanti fan che sperano in una positiva inversione di rotta. Le prime recensioni sono tutt'altro che positive ma il pubblico statunitense ha, ugualmente, risposto in maniera affermativa: 113 milioni di dollari guadagnati nel solo primo weekend di programmazione a fronte di una spesa totale di 225 milioni. Dopo aver ridato linfa cinematografica al personaggio di Batman, Christopher Nolan sembra essere riuscito nell'intento di far tornare a volare alto il mantello rosso di Superman: almeno dal punto di vista degli incassi.

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