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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2013 alle ore 11:22.

L'universo di Crepax, il creatore di Valentina, in mostra a Milano - Foto

Quando si parla di Guido Crepax viene subito in mente Valentina. È un riflesso incondizionato, dovuto allo straordinario fascino emanato dalla più celebre creatura mai tratteggiata dalla sua magica matita. Caschetto nero e fisico da modella, protagonista di indimenticabili storie oniriche e surreali, icona di un erotismo raffinato e colto. È un personaggio unico nel panorama del fumetto italiano, capace di incarnare sogni, desideri, perfino ossessioni e, al tempo stesso, di invecchiare insieme al suo autore e ai suoi lettori. Tanto che di lei conosciamo perfino la data di nascita: il 25 dicembre 1942.
Ispirata alla diva del cinema muto americano Louise Brooks, di professione fotografa, Valentina, in realtà, è apparsa per la prima volta come comprimaria di un'altra creazione di Crepax, Philip Rembrandt, alias Neutron. Subito, però, ha rubato la scena al supereroe e critico d'arte, guadagnandosi il ruolo di protagonista oltre che un posto nell'immaginario collettivo degli italiani e non solo…

Ma la mostra in programma al Palazzo Reale di Milano dal 20 giugno al 15 settembre, intitolata "Guido Crepax. Ritratto di un artista", non è dedicata soltanto a lei. È piuttosto un viaggio nel mondo dell'autore milanese che, per la prima volta, si propone di esplorarne l'opera a 360 gradi.

Una personale che getta lo sguardo sul complesso e multiforme universo dell'autore, andando oltre il personaggio di Valentina che lo ha reso famoso in tutto il mondo. E non solo perché ci mostra altre eroine targate Crepax (Anita, Francesca, Belinda, Bianca) o altri splendidi fumetti, di tema diverso, ma perché ne analizza la figura e l'opera anche al di fuori dell'ambito che tutti conosciamo. Stanza dopo stanza, lo ritroviamo infatti anche in veste di illustratore di libri, giornali o copertine di dischi, di designer pubblicitario, scenografo di teatro e, perfino, creatore di originali giochi di società.

Dieci sale per un totale di 400 metri quadrati come omaggio dell'amata Milano, dove l'autore viveva, lavorava e, spesso, ambientava le sue storie. Una mostra multimediale allestita a 10 anni dalla sua scomparsa e ad 80 dalla nascita, fatta di ben 97 tavole originali e trenta "spettacolarizzazioni", tra sagome a grandezza naturale, scenografie, filmati ed installazioni, realizzate per l'occasione. E poi di moltissimi oggetti appartenuti a lui, veri e propri cimeli, raccolti dall'Archivio Crepax, in pratica portati in mostra dai suoi figli.
Il tutto con un allestimento curato nei minimi dettagli che, in ogni sala, analizza il rapporto dell'autore ora con la città di Milano, ora con la moda, con il design o con la fotografia. E ancora con il cinema, la musica, la letteratura, la pittura e la scultura.
Un percorso ambizioso che conduce il visitatore nell'affascinante universo di un artista che fu ben più di un semplice fumettista. L'esposizione, così, non solo ripercorre le tappe di una carriera irripetibile ma riesce ad evocare la magia di Crepax in una sorta di meraviglioso gioco di specchi. Un caleidoscopio di immagini, riferimenti, suggestioni per raccontare un autore eclettico, curioso, sempre pronto a cogliere i cambiamenti del mondo che lo circonda e rielaborali con il suo stile inconfondibile.

"Guido Crepax. Ritratto di un artista".
Palazzo Reale, Milano.
Dal 20 giugno al 15 settembre.

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