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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2013 alle ore 09:20.
Nessuno balla Losing My Religion meglio di Michael Stipe; Dave Gahan è l'incarnazione "a braccia larghe e gambe strette" delle canzoni dei Depeche Mode; le scosse di Thom Yorke sono l'unica catarsi possibile per gli elettro-spasmi che agitano la musica dei Radiohead. È da anni che Thom Yorke (ora protagonista del progetto Atoms For Peace) è in fissa con il ritmo. Vorticoso, spezzettato, in tutte le sue contemporanee sfaccettature. Battiti da assecondare con il corpo, alla sua maniera. Il disco degli Atomi, Amok, ne è pieno. Pulsioni contenute a stento, ma pronte a srotolarsi con più libertà dal vivo. Come gli altri lavori firmati dall'inglese, anche questo ha dato la stura a infinite interpretazioni musical-psicologiche. Raffinatezze tese a dipingere il ritratto di un artista perennemente inquieto, a cui lui pare rispondere dal palco. Guardatelo. Osservate come balla e si diverte...
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