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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2013 alle ore 20:12.

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I vini autoctoni della Calabria

Uno degli antichi nomi della Calabria è "Enotria Tellus", cioè Terra del vino. Fin dall'antichità quindi la storia dell'agricoltura calabrese s'intreccia con quella del vino, grazie anche ad una grande varietà di paesaggi, suoli, e territori. Nonostante ciò nell'immaginario comune raramente la Calabria è associata al vino. Io voglio raccontare le storie di 2 aziende calabresi, completamente diverse per dimensioni, storia e tipologia, ma con un comune denominatore: l'attenzione per i vitigni autoctoni, di cui la Calabria è particolarmente ricca e che potrebbero rappresentarne la bandiera enologica negli anni a venire.
In particolare parleremo dei vini ottenuti con un grande vitigno a bacca scura, il Magliocco, e da uno a bacca chiara, il Mantonico.

Tenuta Terre Nobili di Matera Lidia – Montalto Uffugo (CS)
La famiglia di Lidia è di origine pugliese, ma papà Ennio, affezionato e radicato a Montalto Uffugo, paese collinare a circa mezz'ora d'auto a nord di Cosenza, negli anni '60 ha fondato l'azienda vinicola di famiglia.
Fin dall'inizio, facendo il pendolare con Bologna, ove risiedevano moglie e figli, si è dedicato al recupero dei vitigni autoctoni, facendo ricerca e selezione.
Una peculiarità dell'azienda è che le uve prodotte venivano in gran parte vendute non ad una cantina sociale, ma ad un piccolo esercito di privati, ognuno dei quali vinificava per sè.
A Lidia piace raccontare che era tipico di molte zone della Calabria che ogni famiglia si producesse il proprio "vino di casa", comprando l'uva, se non possedeva vigneti, e vinificando per proprio conto. Addirittura veniva organizzato da Ennio una sorta di Concorso enologico a cui partecipavano con i propri vini tutti i loro clienti: marketing di vigneto e cantina !
Lidia nel frattempo si laurea in Agraria ed entra a tempo pieno in azienda, dapprima affiancandosi al papà e poi, dopo la sua scomparsa nel 1987, gestendola in prima persona.
Col passare degli anni Lidia da un lato si rende conto che questo mercato dei privati non durerà in eterno e dall'altro è sempre più attirata dall'idea di vinificare ed uscire sul mercato con proprie bottiglie.
Stimolata dall'amico, e produttore anch'esso, Roberto Ceraudo, inizia la parte più coraggiosa della propria avventura: passare al biologico e vinificare le proprie uve.
L'azienda oggi, oltre all'olio, ha 16 ettari vitati, tutti con vitigni autoctoni, che permettono di produrre 50.000 bottiglie ripartite su 4 etichette diverse.
I premi e i riconoscimenti, sia a livello italiano che internazionale, non sono mancati, così come il gradimento dei consumatori. Ho assaggiato il Cariglio 2012

Cariglio 2012 Calabria IGT
Vino rosso, di grado alcolico pari al 14,5 %.
Ottenuto da uve Magliocco al 100 %.
Se ne producono 16.000 bottiglie.
La vinificazione avviene in acciaio inox, così come il successivo affinamento.
Nella vinificazione si applica il salasso al 20%, ovvero si toglie una parte del liquido in modo da far diminuire la quantità dello stesso a contatto con le parti solide e in particolare con le bucce: serve per far concentrare le sostanze estrattive nel mosto.
Il colore è straordinariamente vivo: un rosso rubino, intenso, con riflessi violacei.
I profumi sono avvolgenti, prevalentemente di frutta rossa, molto matura, quasi di confettura. Da non dimenticare le bacche di ginepro.
In bocca è estremamente caldo, persistente, con una buona corrispondenza olfattiva.
I tannini sono in equilibrio, lascia una nota finale leggermente dolciastra.
Prezzo in enoteca: 16 Euro

Statti– Lamezia Terme (CZ)
La famiglia dei Baroni Statti si tramanda l'azienda da oltre quattro secoli: oltre 500 ettari, di cui 100 dedicati a vigneti.
La Tenuta Statti comprende anche 300 etttari di uliveto e 50 di agrumeto, oltre ad una stalla modello.
I fratelli Alberto ed Antonio si sono appassionati fin da giovanissimi alla vitivinicoltura e dalla fine degli anni '80 vi lavorano a tempo pieno.
Negli ultimi vent'anni hanno letteralmente trasformato la parte dell'azienda dedicata alla vite ed al vino: hanno infatti costruito una nuova e moderna cantina, reimpiantando anche la maggior parte dei vigneti.
L'obiettivo, seguendo il motto "Il vino buono nasce in vigneto" è anche quello di valorizzare al massimo i vitigni autoctoni.
Le bottiglie prodotte sono 700.000, divise su 12 etichette: io ho scelto di assaggiare il

Mantonico 2011.
Mantonico 2011 IGT Calabria
Vino bianco ottenuto da uve Mantonico al 100%.
La produzione annua è di circa 15.000 bottiglie.
La vinificazione si effettua con pressatura soffice delle uve, con fermentazione a temperatura controllata in botti di acacia da 30 hl.
L'affinamento è in botti di acacia da 30 hl sulle feccie nobili per 4 mesi. Successivo affinamento in bottiglia per 3 mesi.
Lo versiamo nel bicchiere e dopo averne visto il colore giallo, limpido ed intenso, con riflessi dorati, siamo colpiti dalla ricchezza dei suoi profumi, che spaziano dai fiori di campo alla frutta bianca e gialla, anche esotica.
L'affinamento in legno ha contribuito a dargli personalità.
In bocca rimane fresco, con una buona sapidità ed una notevole persistenza.
Prezzo in enoteca: 9-10 Euro
www.italiadelvino.com

DA NON PERDERE
Dal 30/06/2013 al 01/07/2013 – Alba (CN).
Festival della Cucina di Langhe e Roero 2013: i piatti di 7 chef stellati e degustazioni dei grandi vini del territorio.
Per info: http://www.italiadelvino.com/news.asp?id_news=742

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