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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2013 alle ore 11:51.

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L'arte messicana del Novecento a Londra. Splendida sorpresa - Foto

La rivoluzione messicana del 1910 é stato un terremoto politico che ha portato a un rinascimento artistico. La fine del lungo regime del dittatore Porfirio Diaz aprí la strada a un periodo di grande fermento sociale e creativitá artistica. Lo Stato inizió a incoraggiare e finanziare gli artisti che volevano rappresentare e promuovere la rivoluzione, mentre il Messico diventó la meta di molti artisti e intellettuali stranieri che volevano vivere in prima persona i cambiamenti in atto.

La Royal Academy di Londra dedica ora una grande mostra a questo straordinario periodo nella storia non solo del Messico ma dell'arte del Novecento. Oltre 120 opere, sia quadri che foto, da musei e collezioni private di tutto il mondo, illustrano questa "Rivoluzione nell'arte". Le opere degli artisti stranieri, sbarcati in un Paese in tumulto, dimostrano quanto fossero rimasti affascinati e conquistati dalla sua vitalitá e dai suoi colori. Tra le opere in mostra foto di Henri Cartier-Bresson, Tina Modotti, Robert Capa, Edward Weston e Paul Strand e quadri di Edward Burra, Henrietta Shore, Josef Albers, Marsden Hartley e Philip Guston. In quegli anni corsero in Messico anche romanzieri inglesi come Somerset Maugham, Graham Greene, Evelyn Waugh e DH Lawrence, attratti dalla "bellezza della rivoluzione, anche nella sua ferocia," come disse lo scrittore messicano Mariano Azuela.

Il ruolo da protagonisti spetta peró agli artisti messicani: soprattutto a Diego Rivera, gigante in tutti i sensi che ha dominato la scena artistica e culturale di quei decenni, David Alfaro Siqueiros e José Clemente Orozco. Un trio di artisti-propagandisti noti come "los tres grandes"e famosi soprattutto per i loro grandi affreschi, che consideravano una vera arte popolare. Paradossalmente la piú celebre degli artisti messicani in mostra é ora Frida Kahlo, pittrice piú introspettiva che é stata riscoperta dopo la morte, mentre in vita era soprattutto la moglie di Rivera.

La mostra finisce nel 1940, con le elezioni che portarono al potere un Governo conservatore, durato poi altri sessant'anni. E' la fine degli anni di Emiliano Zapata e Pancho Villa, la fine di Léon Trotsky che invano si era rifugiato in Messico per sfuggire ai sicari di Stalin. Resta la vitalitá dell'arte rivoluzionaria, frutto della violenza di quegli anni, della tensione dovuta al timore di un'invasione da parte degli Stati Uniti, della riscoperta e rivalutazione delle arti tradizionali messicane, della convinzione di dover reinventare l'arte per un mondo nuovo.

Mexico: A Revolution in Art, 1910-1940
Fino al 29 settembre 2013
Royal Academy, Londra

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