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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2013 alle ore 10:12.

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Il Festival di Locarno ricorda George Cukor e celebra Herzog - Foto

«Considero Locarno un festival di frontiera. Un festival che cerca di indagare ciò che si muove ai confini dello spettro del cinema, ai bordi dell'inquadratura per cogliere quella parte di fuoricampo che polarizza la scena»: parole di Carlo Chatrian, neodirettore del Festival Internazionale del Film di Locarno, storica kermesse dedicata al cinema indipendente e d'autore, che si prepara a spegnere quest'anno sessantasei candeline.
In programma dal 7 al 17 agosto, l'edizione 2013 della manifestazione svizzera vuole riconfermare il successo delle annate precedenti, alternando film di registi giovani o poco conosciuti a pellicole firmate dai grandi nomi del cinema contemporaneo.

Il Concorso Internazionale propone 20 opere (di cui 18 in anteprima mondiale) che verranno valutate da una giuria capitanata dal regista filippino Lav Diaz (tra i giurati anche la francese Valérie Donzelli e il greco Yorgos Lanthimos).

Particolarmente attesi i nuovi lavori del romeno Corneliu Porumboiu («When Evening Falls on Bucharest or Metabolism»), del brasiliano Júlio Bressane («Sentimental Education»), dello spagnolo Albert Serra («Story of My Death»), del sudcoreano Hong Sang-soo («Our Sunhi») e dei giapponesi Kiyoshi Kurosawa («Real») e Shinji Aoyama («Backwater»).

All'interno della competizione principale spazio anche a Pippo Delbono («Sangue») e alla coppia Yervant Gianikian-Angela Ricci Lucchi («Pays barbare»).

Sezione altrettanto significativa è quella della Piazza Grande, il luogo emblematico del festival dove si possono ammirare, sotto le stelle, i titoli più suggestivi del programma.

Come film d'apertura è stato scelto «2 guns» di Baltasar Kormákur, con Mark Wahlberg e Denzel Washington, mentre la serata di chiusura è affidata a «Sur le chemin de l'école» di Pascal Plisson.

In mezzo «Vijay and I» di Sam Garbarski, «Wrong Cops» di Quentin Dupieux, «Gloria» di Sebastián Lelio (film tra i più apprezzati dell'ultimo Festival di Berlino), «About Time» di Richard Curtis e l'italiano «La variabile umana» di Bruno Oliviero.

Rassegne collaterali sono Cineasti del presente (dedicata, prevalentemente, agli esordienti) e Histoire(s) du cinéma, sulla storia della settima arte.

Scorrendo il lungo elenco dei Premi Speciali, si trovano omaggi agli attori britannici Christopher Lee e Jacqueline Bisset.

Il Pardo d'Onore del Festival andrà a Werner Herzog (la cerimonia avrà luogo venerdì 16 agosto in Piazza Grande), grande maestro tedesco di cui sono previsti in cartellone alcuni tra i lavori più importanti della sua carriera (da «Anche i nani hanno cominciato da piccoli» del 1970 al recentissimo progetto «Death Row»).

Infine, da segnalare la retrospettiva principale che vedrà protagonista il cinema di George Cukor (1899-1983). In programma l'intera filmografia del regista, comprendente una cinquantina di pellicole, tra cui svettano «Scandalo a Filadelfia» (1940), «La costola di Adamo» (1949) e «My Fair Lady» (1964). Il consiglio è però quello di non perdersi la serata di domenica 11 agosto, quando nella magica cornice di Piazza Grande verrà proiettato «Ricche e famose» (1981), ultimo film diretto da George Cukor, alla presenza dell'attrice principale Jacqueline Bisset.

Festival di Locarno 2013 - Locarno (Ch), 7-17 agosto

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