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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2013 alle ore 12:24.

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Si alza il sipario sulla Mostra di Venezia: in concorso Gianni Amelio, Emma Dante e Gianfranco Rosi - Foto

La Mostra di Venezia 2013 scopre le sue carte: in programma dal 28 agosto al 7 settembre, il festival italiano più prestigioso ha svelato un cartellone con poco glamour e tanto cinema d'autore.

Giunta alla settantesima edizione (la seconda segnata dal ritorno alla direzione di Alberto Barbera, dopo i sei anni di Marco Müller), la Mostra offre un ricco e variegato programma, diviso in varie sezioni, che verrà aperto, fuori concorso, da «Gravity» del messicano Alfonso Cuarón, con Sandra Bullock e George Clooney.

In lizza per il Leone d'Oro venti titoli tra cui svettano gli ultimi lavori di Terry Gilliam («The Zero Theorem»), Stephen Frears («Philomena»), Philippe Garrel («La jalousie»), Errol Morris («The Unknown Known») e David Gordon Green («Joe»), quest'ultimo reduce dall'Orso d'Argento al Festival di Berlino 2013 per la migliore regia con «Prince Avalanche».

L'Italia sarà rappresentata da tre film: «L'intrepido» di Gianni Amelio, «Via Castellana Bandiera», esordio dietro la macchina da presa di Emma Dante, e «Sacro Gra», documentario di Gianfranco Rosi.

Gli amanti del cinema asiatico esultano per la presenza del taiwanese Tsai Ming-liang («Stray Dogs») e del maestro dell'animazione giapponese Hayao Miyazaki («The Wind Rises»), mentre possibili sorprese provengono dal Nord America con gli statunitensi James Franco («Child of God», tratto dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy), Kelly Reichardt («Night Moves») e il canadese (classe 1989 ma con già tre film all'attivo) Xavier Dolan («Tom à la ferme»).

Trova spazio soltanto fuori concorso «Moebius» del sudcoreano Kim Ki-duk (vincitore del Leone d'Oro alla Mostra di Venezia dello scorso anno), per molti il titolo più atteso dell'intera kermesse.

A fargli compagnia, lontano dai riflettori della competizione principale, Paul Schrader con «The Canyons», Miguel Gomes con «Redemption», Steven Knight con «Locke», Edgar Reitz con «Home From Home-Chronicle of a Vision», Andrzej Wajda (in coppia con Ewa Brodska) con «Walesa. Man of Hope» e Alex Gibney con «The Armstrong Lie», documentario dedicato al ciclista Lance Armstrong. Attesissimi, inoltre, «Che strano chiamarsi Federico», in cui Ettore Scola racconta la figura di Federico Fellini, e «‘Til Madness Do Us Part» di Wang Bing.

La sezione Orizzonti, la più sperimentale del festival, propone un ampio numero di titoli sia italiani («Il terzo tempo» di Enrico Maria Artale e «La prima neve» di Andrea Segre) sia stranieri: in particolare si possono menzionare «Why Don't You Play in Hell?» di Sion Sono, regista giapponese di culto, e il cortometraggio «Aningaaq» di Jonas Cuarón, figlio del più celebre Alfonso.

Infine, da segnalare le rassegne autonome della Settimana della Critica e delle Giornate degli Autori: all'interno di quest'ultima in programma «Gerontophilia» di Bruce LaBruce, autore che si prepara a fare scandalo con un film dai forti toni provocatori, e «La mia classe» di Daniele Gaglianone con protagonista Valerio Mastandrea.

Mostra di Venezia 2013
28 agosto-7 settembre

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