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Questo articolo è stato pubblicato il 06 agosto 2013 alle ore 12:34.
Comunque la mettiate, una cosa è certa: l'estate 2013 sarà registrata negli annali della canzonetta come quella dei Daft Punk. Il ritorno sulle scene del duo electro-pop francese dopo due anni di silenzio e l'esplosione dell'album «Random Access Memories» non lasciano adito a dubbi: se c'è un brano che esprime meglio di tutti gli altri lo spirito del tempo, si tratta del singolo «Get Lucky», in Top Ten qui in Italia dalla bellezza di quindici settimane.
Sarà per la voce accattivante di Pharrell, per il riff incalzante di chitarra di Nile Rodgers o per il groove sfacciatamente Seventies che la hit degna dell'età dell'oro dello Studio 54 ci è entrata in testa e non vuole saperne di uscire. Ammesso che il termine «tormentone di qualità» abbia un senso, si farebbe bene a ricercarlo nell'opera della premiata ditta Christo-Bangalter. Non che la bella stagione giunta ormai al giro di boa si sia dimostrata povera di brani acchiappa-vacanzieri più o meno tradizionali. In cima alle classifiche trovi per esempio la melodia catchy di «La La La», frutto della collaborazione tra Naughty Boy e Sam Smith che strizza l'occhio a chi non disdegna quattro salti in pista eppure conserva una certa coscienza sociale.
Il video con le peripezie sudamericane del bimbo col cane parla chiaro. Anche la schitarrata acustica proposta dal dj svedese Avicii in «Wake me up» viaggia molto forte: il trucco è che sulle prime neanche ti sembra un pezzo pensato per far ballare. In classifica e in rotazione sulle radio, coi tempi che corrono, non è che trovi solo materia da discoteca: ne è una prova «You Will Never Know», hit della reginetta dell'afro-soul Imany tutta atmosfere acustiche e sentimento. Esperimento non privo di una certa nobiltà, soprattutto se confrontato con i troppi poppettini senza pretese che le major non si stancano mai di proporre. E gli One Direction? È il caso di inserire la loro «Best Song Ever» tra i tormentoni dell'estate 2013? Di certo il brano pubblicato dalla boyband britannica per celebrare il proprio terzo anniversario figura tra quelli di maggior successo della stagione in corso, per quanto si tratti di un pop zuccheroso e tutto sommato tradizionale, non proprio ascrivibile alla categoria.
Non vuol saperne di schiodarsi dalla classifica l'idolo del nuovo R&B Robin Thicke che, in combutta con il solito Pharrell, si pavoneggia tra le belle ragazze sulle note di «Blurrred Lines». Successo assicurato. Ben piazzato (e da lungo tempo) nelle charts pure quel furbacchione David Guetta, ultimo grande sfruttatore del genere: quest'anno tocca a «Play Hard» martellarci l'anima come comanda il disk jockey transalpino. Sottogenere del tormentone: ossessioni da cui è difficile liberarsi. Vedi alla voce «I'm in love», pezzo dello svedese Ola che in realtà è uscito l'anno scorso ma adesso sta ai villaggi turistici come gli inni nazionali alle partite dei Mondiali. Per concludere: non è veramente estate senza atmosfere latine e giri di organetto da sagra paesana. E allora beccatevi l'insopportabile «Zalele» del duo rumeno Claudia & Asu. Che il Cielo ci preservi i Daft Punk!
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