Brevi storie di grandi donne (e di mariti oscurati)

1) Liz Taylor
Richard Burton se ne innamorò nel 1962 quando erano già su un (poco promettente) due (nomination per lui) a uno (Oscar per lei). Laurence Olivier inviò subito all'amico un allarmatissimo telegramma: «Decidi: vuoi essere un grande attore o un nome sulla bocca di tutti?». Lo sventurato rispose «Entrambi».

2) Louise Veronica Ciccone
Vale doppio: Sean Penn e Guy Ritchie. Entrambi persero l'impressione di rispettabilità professionale e sono stati generosamente lasciati (stanno meglio).

3) Michelle Lavaughn Robinson
Dopo l'intervento alla Convention di settembre e la riconquista della Casa Bianca (e la dimostrazione di non essere seconda a Oprah Winfrey in campagne di persuasione) si è molto parlato della sua frangetta. Barack ha i capelli bianchi ma nessuno se n'è accorto.

4) Nora Ephron
Il primo marito, Carl Bernstein, tentò il passaggio alla gloria per meriti giornalistici con lo scandalo Watergate. Poi tradì la migliore sceneggiatrice del mondo meritandosi una gloria (secondo noi) ancora migliore: la parte del cattivo in Affari di cuore. Resterà solo un fedifrago, però interpretato da Jack Nicholson.

5) Hillary Rodham
Bill si vede raramente (in foto, spesso di lato), in compenso è tornato credibilissimo nei discorsi alla nazione: ha lavorato per Obama, ora deve darsi da fare per il 2016. Più che dimenticate le lievi sgarberie coniugali.

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