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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2013 alle ore 16:44.

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Mostra di Venezia 2013: si parte con Clooney nello spazio - Foto

Si alza il sipario sulla Mostra di Venezia 2013: la settantesima edizione della storica kermesse lagunare sta per aprire i battenti con un calendario ricco di eventi importanti, dalle proiezioni dei film più prestigiosi alle cerimonie di premiazione.
Il primo appuntamento da segnare in agenda è la pre-apertura di martedì 27 agosto quando, alle 20.30 all'Arena di Campo San Polo a Venezia, verrà mostrato «Le mani sulla città», film di Francesco Rosi di cui ricorre quest'anno il cinquantennale. Il regista napoletano lo scorso anno era stato omaggiato con un meritatissimo Leone d'Oro alla carriera.

Ancora più alta l'attesa per la serata successiva: alle 19.00 in Sala Grande si terrà la cerimonia d'apertura, a cui farà seguito la proiezione di «Gravity», titolo scelto per dare il via alla Mostra 2013. Diretto dal messicano Alfonso Cuarón, il film (presentato fuori concorso) racconta di due astronauti (interpretati da Sandra Bullock e George Clooney) che, in seguito a una pioggia di meteoriti, si ritrovano dispersi nello spazio senza avere più alcuna possibilità di contatto con il pianeta Terra.

I tanti fan di William Friedkin (autore di «L'esorcista» e «Killer Joe») non mancheranno l'appuntamento di giovedì 29 agosto alle 16.45 in Sala Grande, quando il regista americano riceverà il Leone d'Oro alla carriera. Prima della consegna ufficiale dell'importante premio, verrà proiettata la versione restaurata de «Il salario della paura», cult di Friedkin datato 1977.

Nel week end il programma veneziano inizierà a svelare alcuni dei titoli più attesi del concorso: sabato 31 agosto «Philomena» di Stephen Frears, con protagonista Judi Dench, e «Child of God» di James Franco, tratto da uno dei romanzi più celebri di Cormac McCarthy; domenica 1 settembre «The Wind Rises», nuova poesia del maestro dell'animazione giapponese Hayao Miyazaki, ispirata alla vita del costruttore dei caccia utilizzati dai kamikaze nipponici durante la seconda guerra mondiale.

L'inizio della seconda settimana di festival sarà contrassegnato da due ritorni importanti: Terry Gilliam (lunedì 2 settembre) con «The Zero Theorem», nuovamente dietro la macchina da presa a quattro anni di distanza da «Parnassus», e Kim Ki-duk (martedì 3 settembre), pronto, con la sua ultima fatica «Moebius», a calcare nuovamente il tappeto rosso del Lido dopo il Leone d'Oro vinto lo scorso anno con «Pietà».

Tra questi due grandi nomi, il giovane Xavier Dolan (ventiquattrenne canadese con già tre lungometraggi alle spalle) potrebbe essere la grande sorpresa della manifestazione grazie a «Tom à la ferme».
Mercoledì 4 settembre i riflettori saranno invece puntati su «L'intrepido» di Gianni Amelio, con Antonio Albanese, che molti considerano uno dei titoli favoriti per la conquista del Leone più prestigioso.

Infine, prima della cerimonia di premiazione di sabato 7 settembre (alle 19.00 in Sala Grande), sono da segnalare altri due importanti riconoscimenti attribuiti a due autori che hanno fatto la storia del cinema. Giovedì 5 settembre il polacco Andrzej Wajda riceverà il Premio Persol, menzione che intende celebrare una leggenda della settima arte, a cui seguirà la sua ultima pellicola, presentata fuori concorso: «Walesa. Man of Hope».

Il giorno successivo sarà invece il turno di Ettore Scola: suo il Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2013, premio dedicato a una personalità di spicco del cinema contemporaneo. L'autore campano presenterà (anche lui fuori concorso) uno dei titoli più attesi dell'intero festival: «Che strano chiamarsi Federico», omaggio a Federico Fellini nel ventennale della morte.

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