Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 30 agosto 2013 alle ore 18:09.
Edgar Degas, non è un mistero, era affascinato dal mondo della danza. Nel 1885 ottenne accesso privilegiato all'Opéra di Parigi, e la possibilità di muoversi liberamente dietro le quinte gli consentì di ritrarre le amate ballerine pressoché in tutte le pose: mentre, raggianti, calcavano la scena; durante le prove degli spettacoli; oppure nei momenti di preparazione e riposo prima di salire sul palco.
È proprio uno di questi attimi rubati il soggetto di «Due ballerine nel loro camerino» (c. 1880), che raffigura due danzatrici nei loro tutù bianchi stretti in vita da ampie fasce blu, mentre si concedono una pausa. L'opera di Degas è l'immagine forse più simbolica della mostra «The world of performance. Dance, theatre and song», in programma fino all'8 dicembre alla National Gallery of Ireland di Dublino. Curata da Niamh MacNally, a ingresso libero, la rassegna si concentra sul rapporto tra il mondo dell'arte e quello della danza, del teatro e dell'opera, tra il 1880 e il 1940. Un rapporto estremamente prolifico, come testimoniano i lavori di altri grandi maestri del XIX e XX secolo.
Forse proprio l'emulazione di Degas spinse Picasso a dedicarsi al tema del balletto. Nel 1916, grazie a Jean Cocteau, venne in contatto con l'impresario dei celebri Ballets Russes, Serge Diaghilev, che gli commissionò scene e costumi di diversi spettacoli. E nel 1918 il padre del cubismo sposò una delle ballerine di punta della compagnia, Olga Khokhlova. Proprio mentre assisteva alle prove di un suo spettacolo, Picasso disegnò «Due ballerine de Les Ballets Russes sedute, Monte Carlo, 1925», così simile, nella scelta del soggetto, alle opere di Degas. Anche Matisse lavorò per i Ballets Russes e, influenzato da questa collaborazione, realizzò una serie di litografie che ritraevano danzatrici in piedi, sedute, impegnate a guardarsi allo specchio; mai, tuttavia, nell'atto di danzare.
La mostra presenta inoltre ritratti di celebri attori e cantanti irlandesi (da Micheál MacLiammóir a Jimmy O'Dea) da parte di pittori connazionali, come Seán Keating, William Orpen e Muriel Brandt. Mentre il pubblico che assiste agli spettacoli è al centro dei lavori dell'artista inglese, allievo di Degas, Walter Sickert.
«The world of performance. Dance, theatre and song»
Fino all'8 dicembre 2013
National Gallery of Ireland, Dublin
http://www.nationalgallery.ie/
Clicca per Condividere
©RIPRODUZIONE RISERVATA
