Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2013 alle ore 12:19.

My24
Toni ServilloToni Servillo

L'Italia sceglie Paolo Sorrentino: «La grande bellezza», ultima fatica del regista partenopeo, rappresenterà il nostro cinema nella corsa ai prossimi premi Oscar.
La decisione è stata presa dalla Commissione di Selezione, riunitasi presso la sede dell'Anica, che ha preferito il film di Sorrentino agli altri sei candidati: «Miele» di Valeria Golino, «Viva la libertà» di Roberto Andò, «Viaggio sola» di Maria Sole Tognazzi, «Salvo» di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, «Razza bastarda» di Alessandro Gassman e «Midway tra la vita e la morte» di John Real.

Come da pronostici, una decisione pienamente condivisibile visto lo spessore della pellicola e le ottime critiche ricevute, anche oltreoceano, dopo la presentazione al Festival di Toronto.

Tra i film più apprezzati dell'ultimo Festival di Cannes (dal quale, immeritatamente, è tornato senza premi), «La grande bellezza» racconta la vita di Jep Gambardella (interpretato da un superlativo Toni Servillo), un giornalista di successo impegnato a districarsi tra le feste più eleganti della Roma contemporanea.

Definito una sorta di seguito ideale de «La dolce vita» (1960) di Federico Fellini, il film di Sorrentino mescola sacro e profano nel tentativo di rappresentare, cinicamente, i (tanti) vizi e le (poche) virtù della mondanità italiana di oggi. Per il suo valore cinematografico, potrebbe regalare all'Italia quella nomination all'Oscar per il Miglior Film Straniero che manca dal 2006, anno de «La bestia nel cuore» di Cristina Comencini. L'ultima delle tredici "vittorie tricolori" (l'Italia ha il record assoluto di statuette nella storia della categoria) risale, invece, al 1999 con il trionfo de «La vita è bella» di Roberto Benigni.

Nelle prossime settimane, l'Academy Awards farà una prima scrematura dei titoli proposti, mentre la cinquina definitiva verrà svelata il prossimo 16 gennaio, quasi due mesi prima della cerimonia ufficiale che si terrà il 2 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles. In attesa di conoscere le preferenze dei giurati, tra i titoli degli altri paesi da tenere in considerazione ci sono: «Metro Manila» di Sean Ellis per il Regno Unito; «Walesa: Man of Hope» di Andrzej Wajda per la Polonia; «The Great Passage» di Yuya Ishii (preferito al grande favorito «Like Father, Like Son» di Hirokazu Kore-Eda) per il Giappone; «The Broken Circle Breakdown» di Felix van Groeningen per il Belgio e «Il caso Kerenes» di Calin Peter Netzer per la Romania. Quest'ultimo, uscito nelle nostre sale lo scorso giugno, avrà come valore aggiunto la conquista dell'Orso d'Oro all'ultimo Festival di Berlino.

Infine, da segnalare le curiose scelte della Svizzera, che ha candidato un documentario sulle api («Un mondo in pericolo» di Markus Imhoof), e della Francia che, per ragioni di calendario, non ha potuto scegliere «La vita di Adele» di Abdellatif Kechiche, vincitore della Palma d'Oro a Cannes 2013: i film candidati devono infatti essere distribuiti entro il 30 settembre mentre l'uscita de «La vita di Adele» nelle sale transalpine è prevista per il prossimo 9 ottobre. A seguito di forti polemiche (la casa di distribuzione si è rifiutata di modificare la data), la Francia ha optato per l'innocuo biopic «Renoir», incentrato sull'ultima fase della vita del pittore Pierre-Auguste Renoir e diretto dal poco conosciuto Gilles Bourdos.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi