Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2013 alle ore 10:28.

My24
I frammenti di materia di William Kentridge in mostra a San Paolo - Le opere in mostra - L'allestimento a San Paolo

Alla Pinacoteca di San Paolo ampi spazi dedicati alle opere di William Kentridge: fino al 10 novembre una mostra importante con opere che vanno a coprire un trentennio del percorso artistico dell'artista di Johannesburg. Nel museo più antico della città, dal 1905, con il titolo "William Kentridge: fortuna" sono esposti 38 disegni, 35 film e animazioni, 184 illustrazioni, 31 sculture, e due video installazioni. La curatrice dell'esposizione, Lilian Tone, ha messo in evidenza il procedimento di creazione di Kentridge, il suo percorso artistico che da oltre tre decenni lo colloca in una sfera fortemente connotata: il disegno, le ombre, l'animazione, gli oggetti della quotidianità sempre spinti in un dire, l'impegno sociale e politico che le sue opere rappresentano.

Il tragitto della mostra si snoda tra film, sculture, animazioni e disegni in alternanza e contiguità, come a sottolineare sia il lavoro compiuto in animazione ma anche, e credo soprattutto, gli oggetti che sono andati a formarla fino al montaggio del maestro che crea la magia. I primi cortometraggi del 1989 - 1994, Drawings for projection, sottolineano come la linea e il disegno si collochino subitamente nelle aree devastate di Johannesburg e nell'impegno non solo di denuncia ma soprattutto di esibizione di un paesaggio dove uomo e natura non trovano pace nei continui contrasti di forza e potere. È il nucleo da cui, per gli anni successivi, Kentridge sviluppa la sua dimensione artistica, sempre sorprendendo per le molteplici contaminazioni tra le sue opere e con il mondo. La pratica artistica di frammentare la realtà e con tali frammenti formarne una nuova per creare la sua rappresentazione del mondo è presente fin da Ubus tells the truth del '96, in cui il soggetto-monade cerca di proteggersi da uno spazio-tempo del mondo che però a sua volta lo tenta.

L'opera ospitata nella torre a ottagono della Pinacoteca crea un effetto potentissimo: Refusal of time, la grande istallazione creata per Documenta 13 di Kassel, composta da 5 proiezioni simultanee ma differenti, 4 megafoni e la macchina che respira creata dall'artista. Una perfetta fusione tra spazio e opera, una compenetrazione di storia e oggetti della storia in movimento, le pareti a mattone vivo e il filmato che vi scorre a sottolineare il tempo come materia astratta e come esperienza concreta. Il lavoro di montaggio e smontaggio, di costruzione e ricostruzione, di trasformazioni continue e manipolazioni multiple, nonché il riapparire anche a distanza di anni di oggetti e immagini, lascia sorpresi di fronte a un corpus di opere che sembra abbracciare un mondo intero. Certo il mondo di William Kentridge fatto di iconografia e materiale reale, ma che ricorda spesso la materia di cui sono fatti i sogni.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi