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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2013 alle ore 17:19.

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Da Sissi a Diana, le principesse più affascinanti viste al cinema - Foto

In principio c'era «Le royaume des fées» di George Méliès: una delle prime principesse apparse sul grande schermo è la protagonista della pellicola del 1903, in cui il grande regista francese mette in scena la storia di una futura regina che viene rapita da una strega malvagia.

L'esempio più recente è, invece, «Diana-Storia segreta di Lady D» di Oliver Hirschbiegel, biopic sugli ultimi anni di vita di Diana Spencer, appena uscito nelle nostre sale. Il film, interpretato da Naomi Watts, è soltanto l'ultimo tassello di un ricco mosaico incentrato sul mondo delle principesse, reali o fittizie che siano.

Dopo alcuni titoli dei primi decenni del ‘900 (da «La principessa delle ostriche» di Ernst Lubitsch del 1919 a «L'imperatrice Caterina» di Josef von Sternberg con Marlene Dietrich del 1934), una vera e propria moda per le principesse al cinema arrivò negli anni '50. L'esempio ancora oggi più citato è quello di Audrey Hepburn in «Vacanze romane» (1953) di William Wyler: l'attrice interpreta Anna, ereditiera in incognito che scorrazza tra le vie della capitale italiana a bordo di una Vespa guidata da un ignaro Gregory Peck.

Grande successo commerciale anche per la «La principessa Sissi» (1955) di Ernst Marischka, prima parte di una trilogia (a cui seguirono «Sissi, la giovane imperatrice» e «Sissi-Il destino di un'imperatrice») con protagonista Romy Schneider.

Particolarmente interessante è «Anastasia» (1957) di Anatole Litvak, con Ingrid Bergman nelle vesti dell'erede della dinastia imperiale russa dei Romanov. Grazie alla sua intensa performance, la Bergman vinse il secondo Oscar della sua carriera dopo quello ottenuto nel 1944 per «Angoscia» di George Cukor.

Chiacchieratissimo è stato il caso di Grace Kelly: principessa sul grande schermo ne «Il cigno» (1956) di Charles Vidor e poi nella vita reale accanto a Ranieri di Monaco. La celebre attrice americana verrà interpretata da Nicole Kidman in un biopic di prossima uscita, intitolato «Grace of Monaco» e diretto da Olivier Dahan.

Anche alcune delle dive del nostro cinema hanno affrontato il ruolo nel corso della loro carriera: tra queste possiamo ricordare Sophia Loren in «Olympia» (1960) di Michael Curtiz, Claudia Cardinale nel brillante «La pantera rosa» (1963) di Blake Edwards e perfino Ornella Muti in «Flash Gordon» (1980) di Mike Hodges.

Tra la fine degli anni '70 e i primi anni '90, sono diversi gli esempi di principesse protagoniste di pellicole fantasy o di fantascienza: un modello è certamente la combattiva Leila, interpretata da Carrie Fisher, nella prima trilogia di «Guerre stellari» (nei tre film più recenti troviamo invece Natalie Portman nei panni di Amidala), ma i fan del genere ricordano anche Robin Wright ne «La storia fantastica» (1987), vero e proprio cult diretto da Rob Reiner.

Con l'avvento del nuovo millennio, trovano sempre più spazio in commedie leggere, come «Pretty Princess» (2001) con Anne Hathaway o «Come d'incanto» (2007) con Amy Adams, o in kolossal storici: un esempio su tutti, la sensuale Eva Green nei panni di Sibilla di Gerusalemme ne «Le crociate» (2005) di Ridley Scott.

Infine, una doverosa menzione anche per le tantissime principesse apparse nella storia del cinema d'animazione, in primis nelle produzioni targate Walt Disney (ma non solo, basti pensare alla saga di «Shrek» della Dreamworks, a «L'incantesimo del lago» di Richard Rich o a «Principessa Mononoke» del maestro giapponese Hayao Miyazaki).

Dalle classiche Biancaneve e Cenerentola alle più moderne Rapunzel e Merida (protagonista di «Ribelle-The Brave»), la più affascinante resta Aurora, futura erede al trono ne «La bella addormentata nel bosco» del 1959.

Il personaggio tornerà nel 2014, interpretato da Elle Fanning, in «Malefica» di Robert Stromberg, film raccontato dalla prospettiva della strega cattiva che avrà il volto di Angelina Jolie.

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