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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2013 alle ore 16:37.
L'ultima modifica è del 13 ottobre 2013 alle ore 18:30.

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Strano destino quello di Milo Manara. Poco interessato al fumetto negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza ma destinato a diventare uno dei più grandi disegnatori italiani in età adulta. In effetti la sua fu una vera e propria folgorazione. « Quando ho letto Barbarella - confessò - ho contemporaneamente scoperto un universo per me, per le mie possibilità, per il mio lavoro… In quel momento ho deciso che avrei fatto quel lavoro lì, che io avrei fatto solo questo nella vita…».

L'incontro con la viaggiatrice dello spazio e con le sue avventure fantascientifiche a sfondo erotico non è casuale perché di Manara, presso il grande pubblico, sono famose soprattutto le focose e sensuali pin-up. Tuttavia sarebbe un errore relegare la sua opera soltanto ai temi legati all'eros. Dalle tavole impegnate di "Alessio il Borghese Rivoluzionario" del 1977 all'interesse per la storia e la documentazione ("El Gaucho" realizzato nel '91 con Hugo Pratt o "I Borgia" con la sceneggiatura di Jodorowsky) fino alle collaborazioni con Fellini, la sua avventura artistica non è circoscrivibile ad un solo ambito.

Basti pensare alle atmosfere magiche ed esoteriche del fumetto "L'Uomo delle Nevi", scritto da Alfredo Castelli e ambientato tra le vette himalayane oppure al finale commovente di "El Gaucho" o ancora alla surreale e affascinante storia d'amore ambientata nel Far West di "L'uomo di carta". Detto questo, la straordinaria carica erotica delle protagoniste delle storie di Manara rimane il suo marchio di fabbrica. Le figure femminili, carnali, floride, solari, gioiose e piene di energia, sono inconfondibili.

A questo disegnatore, che sta in una cerchia ristretta di maestri del fumetto italiano con personaggi del calibro di Hugo Pratt e Guido Crepax, è dedicata la mostra in programma alla Galleria Ca' di Fra' dal 3 ottobre al 22 novembre. Una personale che, pur presentando un numero limitato di tavole, punta sulla qualità dei lavori esposti ed offre un percorso coerente e ben curato nel fantastico universo di Manara. Dai disegni di "Alessio il Borghese Rivoluzionario" a quelli di "Lo scimmiotto" che testimoniano gli inizi della carriera dell'artista alla più recente copertina di Rolling Stone, con il ritratto di Valentino Rossi. Passando per le illustrazioni messe a punto per "La voce della luna" e "Casanova" di Federico Fellini, il bellissimo "Garibaldi" appositamente realizzato per una mostra del 2007 e l'omaggio a Moebius, ispirato alle atmosfere indiane di Varanasi.

La bella cornice della Galleria Ca' di Frà, in un cortile di Via Carlo Farini a Milano, aggiunge fascino a questa mostra, ad ingresso libero, allestita in collaborazione con Little Nemo Gallery di Torino che accompagna il visitatore in un viaggio nell'arte di Milo Manara e prosegue un percorso nel mondo del fumetto d'autore iniziato con le personali dedicate ad Andrea Pazienza e al disegnatore di Tex, Fabio Civitelli.

Milo Manara
Galleria Ca' di Fra'. Via Carlo Farini 2, Milano.
Dal 3 ottobre al 22 novembre

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