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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2013 alle ore 19:28.

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Diabolik da record, festeggia le 800 copertine. E ora prepara lo sbarco in tv - Foto - Video

Ha superato da poco la soglia dei cinquant'anni, ma Diabolik si mantiene in grande forma e mantiene alta la sua fama con i suoi colpi da favola in quel di Clerville. Anche a ottobre riuscirà a beffare l'ispettore Ginko, per l'800ima volta. Nato nell'autunno 1962 e coetaneo dell'Uomo Ragno, il geniale malvivente in calzamaglia nera ha assestato un colpo al mese per 51 anni, tranne un periodo di diffcoltà negli anni '60 quando si esibiva una volta ogni due mesi, e con il numero in edicola in questi giorni Diabolik celebra la copertina numero 800, dal titolo, non casuale, di "Ottocento lacrime di ghiaccio". Un traguardo che finora nessun fumetto italiano aveva raggiunto.

Adesso si prepara a uscire dalle pagine di carta con uno dei suoi mille trucchi, insieme alla sua Jaguar nera e all'inseparabile Eva Kant, per trasformarsi in personaggio televisivo. Forte di un successo che non accenna a scemare (la tiratura di Diabolik viaggia sulle 280mila copie), «stiamo preparando una serie tv con Sky: sono pronti soggetto e sceneggiatura, l'obiettivo è di uscire per il 2015», afferma Mario Gomboli, continuatore dell'opera delle sorelle Giussani come direttore della Casa Editrice Astorina, l'editore di Diabolik.

Fin dalla sua nascita, con la prima copertina "Il re del crimine" le cui quotazioni hanno superato i 10.000 euro, il criminale in calzamaglia fece scandalo presentandosi come eroe negativo ma allo stesso tempo vincente e imbattibile, protagonista di un fumetto che per la prima volta si autodichiarava in copertina "per adulti". Fino ad allora i fumetti erano solo destinati ai bimbi, ma il mondo si stava aprendo. Poi, quando iniziarono le imitazioni sull'onda del successo, seppe cambiare il modo di presentarsi, con un'attenzione spasmodica alle storie fin nei minimi particolari, trasformandosi in "giallo a fumetti".

Ma il vero elemento del successo dei cinquant'anni di avventure , «una diversa dall'altra», sottolinea Gomboli, è che «Diabolik si presenta come un malvivente senza scrupoli, ma con una sua etica, che con le sue mille sfaccettature diventa un personaggio quasi reale, che sa assaporare il piacere della sfida e raggiunge gli obiettivi che si pone, qualsiasi cosa accada». Tanto che ancora oggi la sua immagine è richiesta (e lui si presta ben volentieri) come testimonial per campagne sociali. «È percepito come un personaggio reale, ben diverso da personaggi come Batman e Spiderman, che vive in un mondo reale. E che, per esempio, sa essere fedele, rimanendo da 50 anni a fianco di Eva Kant, la sua figura complementare».

Per di più ha saputo anticipare molte invenzioni tecnologiche. Da sempre comunica con un radio-orologio, e adesso stanno arrivando gli smartwatch, e non si è mai convertito al telefonino: «A differenza del cellulare, il radio-orologio non è intercettabile - continua Gomboli -: forse se molti avessero seguito i suoi consigli avrebbero evitato più di un guaio»

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