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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2013 alle ore 08:58.

Dante rivela un'altissima conoscenza delle Sacre Scritture, che costituiscono il suo retroterra spirituale e culturale, come è stato dimostrato da un'ormai antica e ininterrotta ricerca. Basti solo pensare allo stesso incipit della Divina Commedia ove echeggia la voce del re Ezechia in Isaia: «A metà dei miei giorni me ne vado alle porte degli inferi» (38, 10). Ma procediamo alla quarta interrogazione, squisitamente consequenziale: chi assicura che le Scritture attestino veramente la Parola di Dio, la «divina favella» (v. 99)? La risposta di Dante si colloca nell'alveo della tradizione apologetica: la prova della veridicità divina è nelle «opere seguite», cioè i miracoli che le costellano, atti trascendenti le leggi della natura. Pietro, però, non allenta il morso della dialettica e prosegue con la quinta interpellanza, anch'essa consequenziale: chi ti assicura sull'autenticità storica di questi eventi miracolosi? La replica dantesca è classica e affiora già in Agostino, ad esempio nel De civitate Dei (XXII 5) e in altri Padri della Chiesa fino allo stesso Tommaso d'Aquino.
Quand'anche non fossero verificabili quei miracoli, ce n'è uno che indirettamente li convalida ed è lo straordinario prodigio della conversione dell'intero mondo pagano avvenuto con l'evangelizzazione condotta da un pugno di persone deboli e marginali come era lo stesso Pietro, «povero» di mezzi economici e «digiuno» di cultura (v. 109).
Il testo che pubblichiamo è uno stralcio di Gianfranco Ravasi dal volume «I Salmi nella Divina Commedia», Salerno Editrice Roma, euro 7,90, pag.80
la collana
Nuovi libri di grandi autori del nostro tempo, su temi, figure, momenti e aspetti della cultura e della storia. È questo lo spirito con cui nasce la nuova collana Astrolabio diretta da Enrico Malato della Salerno Editrice.
I salmi nella Divina Commedia di Gianfranco Ravasi, di cui pubblichiamo in questa pagina uno stralcio, raccoglie due contributi del cardinale, insigne biblista e teologo. Il primo risale a un incontro del 12 ottobre 2012, sul tema «La fede di Dante». Il secondo è una prolusione dalla ripresa della Lectura Dantis Romana del 13 gennaio scorso su «Dante esegeta dei salmi». Altri due i primi titoli della neonata collana: Dante al cospetto di Dio di Enrico Malato (pag.96, € 7,90) e Liberalismo e democrazia di Giuseppe Galasso (pag. 100, €8,90).
Tra i prossimi titoli: Carlo Carena Il fascino del mito. La mitologia classica nelle letterature europee, Francesco Paolo Casavola In tema di bioetica e Franco Cardini Incontri (e scontri) mediterranei. Il Mediterraneo come spazio di contatto tra culture e religioni diverse.
www.salernoeditrice.it

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