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Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2013 alle ore 18:36.

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Gli Editors ieri a Milano con nuova line up e nuovo album non ancora al top rispetto al loro passato

Gli Editors hanno suonato ieri sera all'Alcatraz di Milano per prima volta con la nuova line-up dopo la separazione dal chitarrista Chris Urbanowicz. La band di Birmingham, ha presentato una scaletta incentrata sul nuovo lavoro " The Weight of your love" loro quarto album in studio.

Tom Smith leader e voce della band con la nuova formazione rinnovata per metà ha introdotto nel sound della band di Birmingham elementi più dark in stile anni Ottanta, ispirandosi alla vocalità di Ian Curtis, cantante dei Joy Division. Se il suono degli Editors prima maniera si avvaleva di più delle tastiere, che sulla scena avevano un ruolo centrale, la nuova formazione di fatto mette in posizione defilata il tastierista, Elliot Williams altra new entry, per dare più spazio al nuovo chitarrista Justin Lockey. L'effetto complessivo è di alternative rock americano, non a caso il disco è stato registrato a Nashville ai Blackbird Studio, ben diverso dall'indie rock prima maniera.

Le loro canzoni adesso hanno testi più melodici: parlano d'amore come nel pezzo " Nothing" ma senza aderire al genere della "love song" tradizionale . Sono brani diversi rispetto all'album di debutto " The Black Room" del 2005 come pure il concerto nel complesso è risultato più sotto tono da un punto di vista dell'energia rispetto ad altre precedenti performance. Tranne che per il nuovo singolo "A ton of love" il pubblico non si è scaldato per la nuova produzione mentre ha più apprezzato il vecchio repertorio, riproposto in maniera fedele.

In sostanza è stato un concerto diseguale diviso in due parti: la nuova produzione da una parte seguita da pochi brani tratti dai precedenti album. E' il solito problema dei tour fatti per promuovere i dischi in uscita, che hanno un posto prioritario anche quando non è ancora certa la loro tenuta artistica nel tempo. Vedremo col tempo il "peso" che avrà in futuro questa nuova produzione così se durerà la nuova line up: è sembrata una soluzione di emergenza per finire il disco dopo una lunga lavorazione di quattro anni, lo stesso Tom Smith ha riconosciuto che non è stato semplice sostituire in corsa il chitarrista, oltre che per fare partire il nuovo tour. Certo che dopo quattro anni per il realizzare il quarto album ci si aspettava qualcosa di più da una delle band più interessanti della scena musicale attuale.

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