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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2013 alle ore 17:11.
L'ultima modifica è del 09 novembre 2013 alle ore 13:22.

Si alza il sipario sul Festival di Roma 2013: in programma dall'8 al 17 novembre, la kermesse capitolina ha svelato un cartellone ben bilanciato tra pellicole d'autore e titoli di stampo più commerciale.
Il direttore Marco Müller, al secondo mandato, è riuscito a costruire con il suo team un festival solido e convincente, almeno sulla carta, ricco di pellicole particolarmente attese e di nomi importanti.
In apertura un film italiano: «L'ultima ruota del carro» di Giovanni Veronesi, una commedia corale sulla storia del nostro Paese dagli anni '70 a oggi, con Elio Germano e Alessandra Mastronardi.
Nella competizione principale quattro film erano già stati annunciati: «Out of the Furnace» di Scott Cooper, con Christian Bale e Forest Whitaker, «Another Me» della spagnola Isabel Coixet, «Dallas Buyers Club» del canadese Jean-Marc Vallée, con protagonista un Matthew McConaughey in odore di nomination agli Oscar e «Her», ultima fatica di Spike Jonze (autore di «Essere John Malkovich» e «Il ladro di orchidee») con Joaquin Phoenix, Amy Adams e Rooney Mara.
Il concorso è stato arricchito di altri quattordici titoli che verranno valutati dalla giuria capitanata da James Gray: tra questi «Seventh Code» di Kiyoshi Kurosawa, «The Mole Song» di Takashi Miike e «Sorrow and Joy» del danese Nils Malmros.
In lizza per il prestigioso Marc'Aurelio d'Oro anche tre film italiani: «Take Five» di Guido Lombardi, «I corpi estranei» di Mirko Locatelli e «Tir» di Alberto Fasulo.
Altra sezione rilevante è quella di «CinemaXXI», dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale: in cartellone svettano «Fear of Falling», nuovo film del regista americano Jonathan Demme («Il silenzio degli innocenti», «Philadelphia») ispirato a «Il costruttore Solness» di Henrik Ibsen, e «L'amministratore», documentario firmato da Vincenzo Marra.
Grandi aspettative, fuori concorso, per «Snowpiercer» del maestro sudcoreano Bong Joon-ho, per «The Green Inferno» di Eli Roth, per «Las brujas de Zugarramurdi» di Alex de la Iglesia, per «La luna su Torino» di Davide Ferrario e per «Hunger Games-La ragazza di fuoco» di Francis Lawrence, seguito del film campione d'incassi del 2012, tratto dal romanzo di Suzanne Collins. Nel cast l'attrice premio Oscar Jennifer Lawrence tornerà a vestire i panni della coraggiosa Katniss Everdeen.
Pensata per i ragazzi, invece, è la rassegna autonoma «Alice nelle città» che verrà aperta da «Planes», ultima fatica d'animazione della Disney Pictures, e vedrà in gara due titoli italiani: «Se chiudo gli occhi non sono più qui» di Vittorio Moroni e «Il sud è niente» di Fabio Mollo.
Infine, da segnalare i riconoscimenti speciali: a Tsui Hark, autore che ha rivoluzionato il cinema di Hong Kong negli anni '80 e '90, andrà il Maverick Director Award, dedicato ai registi più innovativi della storia della settima arte. Tsui Hark sarà inoltre protagonista di una Master Class e, nel corso della kermesse, si potrà ammirare il suo ultimo lavoro in 3d: «Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon».
Il premio alla carriera 2013 è stato assegnato al cineasta russo Aleksej Jurevič German, scomparso nel febbraio di quest'anno. Per la prima volta nella storia dei festival europei, un premio alla carriera viene consegnato postumo: a ritirarlo la moglie del regista, Svetlana Karmalita, complice di tutti i suoi progetti. In anteprima mondiale, inoltre, verrà proiettato l'ultimo ambizioso lavoro dell'autore, «È difficile essere un dio», che per molti è in assoluto il titolo più atteso dell'intera manifestazione capitolina.
Festival di Roma 2013
8-17 novembre
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