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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2013 alle ore 16:54.
L'ultima modifica è del 20 ottobre 2013 alle ore 15:00.

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Il "divino" Augusto (63 a.C - 14 d.C.) conquista ancora l'attenzione del mondo. Roma, la sua città, lo celebra in occasione del bimillenario della morte con una mostra alle Scuderie del Quirinale (www.scuderiequirinale.it) che tutti attendevano. Si celebra il carisma e la forza politica del principe "maximus" che riuscì dove Cesare fallì.

L'impero romano raggiunse la massima espansione sotto la sua guida durata oltre quarant'anni (fu il principato più lungo della storia di Roma), in questo periodo si sviluppò un nuovo linguaggio artistico e la pace e la prosperità non furono mai così alleate. "Il culto di Augusto si riverbera nel tempo: Canova si rifà alla sua immagine quando ritrasse Napoleone", afferma Eugenio La Rocca, uno dei curatori della mostra allestita fino al 9 febbraio 2014. E non è tutto: alla sua morte fu consacrato "divus", ovvero "dio".
Ed è proprio la statua colossale del Teatro Antico di Arles, che ci propone un Augusto più simile a Zeus che a un essere umano, a introdurci nella mostra, ad aprire lo scrigno del suo impero dominato da pax, pietas e concordia. Sono circa 200 le opere tra statue, busti, arredi in argento, bronzo e vetro, e gioielli in oro e pietre preziose a comporre le nove sezioni, ma è il bianco dei marmi a dominare e a riempire gli spazi delle Scuderie. Un bianco abbagliante quanto la potenza dello stratega.

La carriera e la vita del princeps si scompone tra oggetti e raffigurazioni scultoree di varie dimensioni provenienti da Londra, New York, Parigi, Vienna, Atene, oltre che dal Vaticano e da Roma. Per la prima volta dal Louvre arriva in Italia un frammento di rilievo dell'Ara Pacis e da Atene una parte di statua equestre in bronzo restituita dal Mar Egeo. Ma è l'imponente Augusto marmoreo, ritrovato nella Villa di Livia a Prima Porta, abbigliato militarmente con corazza e mantello, ad essere la testimonianza più significativa del nuovo linguaggio figurativo augusteo: proporzione armonica derivante probabilmente delle sculture policletee (come il Doriforo di Pompei che lo affianca) e tratti somatici semplificati. Nasce il cosiddetto ritratto di "Prima Porta". Augusto lascia ancora il segno.
Augusto
18 ottobre 2013 – 9 febbraio 2014
Scuderie del Quirinale, Roma
A Cura di Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Presicce, Annalusa Lo Monaco, Cécile Giroire, Daniel Roger
www.scuderiequirinale.it
www.electaweb.com

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