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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2013 alle ore 07:54.

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Chiara Gallana è stata ammessa nella fase del live showChiara Gallana è stata ammessa nella fase del live show

Se amate le sorprese a tutti i costi, ieri probabilmente vi sarete annoiati. Non ne riserva molte la lista delle dodici aspiranti pop star che quest'anno parteciperanno al live show di X Factor. La puntata degli Home Visit, andata in onda in prima serata su Sky Uno, ha visto quasi in tutti i casi prevalere i concorrenti che già si erano messi in luce nelle due fasi precedenti e avvalora i pronostici sull'inarrestabile marcia trionfale della categoria Under Donne.

In ogni caso, ecco chi da giovedì della settimana prossima si contenderà la chance di un debutto discografico spesato. Per gli Over di Elio approdano al live show la dotata Chiara Gallana, già nota al pubblico dei reality per la partecipazione a «The Apprentice», il simpatico beatlemaniaco Fabio Santini e il raffinato soul singer Alan Scaffardi. Per le Under Donna di Mika vanno avanti la country girl figlia d'arte Violetta Zironi, la musa indie Gaia Galizia e la funambola dell'r'n'b Valentina Tioli. Per i Gruppi vocali di Simona Ventura passano il turno Ape Escape, Street Clerks e Free Boys. Se non è il manuale Cencelli dei talent poco ci manca: c'è una crew rap sui generis e intergenerazionale, un gruppo vagamente alternativo e una boy band a uso delle più piccine. Per gli Under Uomini di Morgan avanti l'ottimo melodista Michele Bravi, il beatboxer con la barba da talebano Andrea D'Alessio e Lorenzo Iuracà, ragazzo che pare incarnare perfettamente lo spirito del tempo, quell'Italia dei «bravini» che, chissà perché, finiscono per prevalere anche su chi ha più talento. Se il live show comincia la settimana prossima, il pubblico ha facoltà di emettere giudizio sin da subito: quest'anno c'è infatti l'Enel Green Card che dà la possibilità a chi segue il talent di ripescare uno tra i dodici concorrenti eliminati agli Home Visit. Se il cuore ci porta a dare per favorita Roberta Pompa, esclusa per un soffio dalle fortissime Under Donna nonostante una buona interpretazione di «Oggi sono io», la mente suggerisce il nome dell'Under Uomo Marco Colonna (ieri lo abbiamo visto cantare «Some Nights» dei Fun), potenziale feticcio per orde di brufolose teenager.

Ragazze in pole position
La serata di ieri non ha fatto che confermare la sensazione che il vincitore di X Factor 7 uscirà dalla squadra di Mika. Gaia è riuscita nell'operazione impossibile di impreziosire con la sua timbrica calda «Girl with one eye» di Florence + the Machine. Questioni di onestà intellettuale imporrebbero di fare il tifo per lei, mix di talento, consapevolezza e umiltà. Valentina è un'interprete matura che non sfigura affatto alle prese con una brutta bestia come «Nobody's perfect» di Jessie J. Forse – come ha sottolineato un Marco Mengoni insolitamente sveglio – proprio la sua vicinanza stilistica alla cantante londinese rischia di vincolarla. Discorso a parte per Violetta. Ci è piaciuta da subito e non ve lo abbiamo nascosto. Ieri ci ha emozionato l'idea che il grande pubblico potesse gustarsi in prima serata una delizia quale la «Jackson» che rappresentava il clou dei live dei coniugi Cash. Ma se la ragazzina non la smette con la spocchia della predestinata, prima o poi qualcuno le frantumerà l'ukulele contro il muro.

La debolezza dei Gruppi
Debolucci i Gruppi vocali. Nessun colpo di genio per gli Street Clerks alle prese con «Fix you» dei Coldplay. I Free Boys hanno contorto sopracciglia a volontà su «Forever Young». Coraggiosa ma al limite del kitsch la rielaborazione hip hop della «Pugni chiusi» dei Ribelli da parte degli Ape Escape. Tra gli Over Fabio ruggisce nel microfono «Come together». Elio se la prende perché sbaglia il testo dei suoi amati Beatles, ma dovrebbe saperlo che rimodulare le liriche altrui con grande disinvoltura era una specialità dello stesso John Lennon. Grande equilibrio in «Ordinary people» di John Legend per Alan. Se non finisce per imborghesirsi può dare battaglia a lungo. Chiara potrà pure suscitare qualche pregiudizio per i precedenti televisivi. Nessuno può negare, comunque, che in «I put a spell on you» ha reso onore ai fantasmi di Nina Simone.

La raffinatezza di Michele, il compitino di Lorenzo
Che alla fine, a forza di evocarli, arrivano davvero: il raffinato Michele, tra gli Under Uomini, esegue infatti «Feelin' Good» e fuga ogni possibile dubbio riguardo alla sua applicazione al repertorio internazionale. Lorenzo opta senza grandi guizzi di fantasia per «Eppur mi son scordato di te» di Lucio Battisti. Al Boot Camp sarebbe stato da far accomodare fuori e invece passò. Agli Home Visit fa il compitino e gli va bene uguale. Andrea diverte su «Just Friends» di Musiq Soulchild e dimostra pure interessanti margini di miglioramento. In ultimo una nota sulla «macchina spettacolare»: divertente l'idea - mediata dall'edizione americana del format - di esportare la location degli Home Visit di Under Donna e Under Uomini a Dublino e Berlino, accanto alle destinazioni nazionali di Torino (Gruppi) e Cremona (Over). Non sempre all'altezza della situazione gli «assistenti» dei giudici: competente Boosta con la Ventura, professionale Linus con Elio, patetico il siparietto da ex coniugi di Morgan e Asia Argento, pertinente, ma solo a tratti, Mengoni con Mika. Nota di merito finale alla Superband: era da tempo che chiedevamo il supporto di musica dal vivo per concorrenti di X Factor. È arrivata e ha l'autorevolezza della chitarra di Fede Poggipollini. Può essere davvero il valore aggiunto dell'edizione.

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