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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2013 alle ore 15:32.
L'ultima modifica è del 25 ottobre 2013 alle ore 16:39.

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Non c'è pace per Barack Obama. Cadono dopo una manciata di ore le rassicurazioni fatte a Enrico Letta e alla cancelliera tedesca Angela Merkel sullo spionaggio politico effettuato dalla Cia che ha controllato uomini influenti di tutto il mondo. Il Guardian assicura in un articolo che la National security agency americana, nell'ambito del Datagate, ha spiato le conversazioni telefoniche di 35 leader politici e militari mondiali. Non è ancora chiuso il caso Wikileaks e se ne apre un altro.

Ricordiamo: il sito Wikileaks acquista fama internazionale a partire dal 2007 quando inizia a pubblicare documenti riservati provenienti dal Dipartimento di Stato americano. Si tratta di dispacci e informative riservate scritte dagli ambasciatori americani sparsi per il mondo. Un militare Bradley Manning sottrae alcuni faldoni per un totale di un milione di documenti che vengono resi noti da Julian Assange, fondatore e titolare di Wikileaks. Due episodi gravi che rendono attualissima la riflessione di Luciano Violante contenuta nel suo ultimo libro "Politica e menzogna" (Einaudi, euro 10).

L'ex presidente della Camera e docente di Diritto pubblico compie una accurata disamina dei nuovi rischi per la sopravvivenza della democrazia o del suo corretto esercizio. In sei sezioni Violante affronta il rapporto democrazia e menzogna rileggendo fatti storici clamorosi dal caso Roosevelt a Blair, dal Watergate alle stragi in Italia; approfondisce il tema del rapporto mezzi d'informazione e menzogna; le dinamiche dei diversi negazionismi e dei complotti; la menzogna verosimile alimentata dal web con gli aspetti di potere acquistati da Internet; per concludere su che cosa si può fare in difesa della democrazia, come avviare nuovi sistemi di controllo del potere in modo da difendere il cittadino e non trasformarlo in servo. Non manca, il caso Wikileaks che, a questo punto, aiuta a capire anche i fatti e le dinamiche del Datagate. Un saggio molto documentato, che sa catturare il lettore portandolo a riflettere su strategie e meccanismi produttori di falsità che hanno come ricadute disuguaglianza, ingiustizia, deterioramento della convivenza civile innanzitutto ma anche guerre in cui si viene coinvolti e si muore.

Se la menzogna è stata sempre un potente motore della storia dell'umanità, oggi viene immessa nella vita politica con maggiore sofisticatezza. Certamente è più difficile da smascherare ma produce effetti di una immediatezza tale da cambiare le regole del gioco in un breve spazio di tempo infangando uomini e istituzioni. La menzogna ha raffinato i suoi strumenti, perfezionandoli e servendosi di ogni mezzo. Soprattutto agisce in scelte importanti che viaggiano sopra le teste di tutti. Due esempi citati da Violante: la guerra in Iraq decisa sul presupposto falso che Saddam Hussein possedesse armi di distruzione di massa e la crisi finanziaria nata dalla disponibilità delle banche d'investimento a trattare alcuni titoli come liquidi e poco rischiosi ben sapendo che non lo erano.

Un primo grande fattore che favorisce il ricorso alla menzogna a tutti i livelli è la caduta nelle coscienze e nelle pratiche quotidiane del concetto e del valore di verità, fortemente minato, ridimensionato, ridotto a pezzi dalla condizione postmoderna con la sua tipica indifferenza diffusa verso tutto e verso tutti. Una indifferenza favorita dalla società individualizzata, polverizzata, disillusa, tradita dalle ideologie. Alla verità si sostituisce la verosimiglianza, un criterio che consente di operare qualsiasi scempio. Come uscirne? Violante consiglia "l'intolleranza dell'opinione pubblica alla menzogna. I cittadini devono essere consapevoli dei danni del mentire politico e, se tengono alla democrazia, devono esigere lealtà e pretendere affidabilità. Il politico mentitore batterà in ritirata solo se il costo della menzogna diventerà superiore agli utili". Un impegno per tutti. Ma anche un invito all'intransigenza per i politici onesti.
Luciano Violante, "Politica e menzogna", Einaudi, Torino 2013, pagg.158, euro 10,00

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