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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2013 alle ore 15:47.
L'ultima modifica è del 10 novembre 2013 alle ore 17:46.

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Claudio Palmieri, Segni d'erba, 2010. Cera, fili d'erba, pigmenti su tavola. Cm 76 x 48Claudio Palmieri, Segni d'erba, 2010. Cera, fili d'erba, pigmenti su tavola. Cm 76 x 48

«Supporto e strumento sono fondamentali nell'arte. La superficie influenza sempre il pensiero creativo e a volte lo modifica». Claudio Palmieri, pittore, scultore, fotografo, si affida spesso alla carta per caratterizzare i propri lavori: la graffia, la pennella di cera, vi applica elementi naturali. Ed ecco Segni d'erba, in esposizione alla Galleria Lombardi di Roma per la mostra Carta canta nel tempo: un viaggio curato da Lorenzo Lombardi nel secolo delle Avanguardie italiane e in quelle contemporanee, fin dentro il privato sentire degli artisti.

Opere di Giuseppe Capogrossi, Tommaso Cascella, Piero Guccione, Fausto Pirandello, Mario Schifano, Mario Sironi, rivendicano l'autonomia artistica della carta: il mare è un segno nero al centro di un grande foglio firmato da Schifano, dove un uomo sotto l'ombrellone guarda l'orizzonte; intarsi di rosso, giallo, grigio sono il Grembo rovesciato di Tommaso Cascella; un uomo, una donna e un bambino, di spalle su fondo azzurro, compongono la tempera di Sandro Chia; con la tecnica della sanguigna Filippo de Pisis tratteggia un calciatore; i pastelli vorticosi azzurri e gialli di Guccione riempiono il sole; nella Vetrina di Angelo Colagrossi tre sandali spaiati (rosso, giallo, azzurro) danno un senso di lirica instabilità; Sironi realizza con inchiostro e matita una tormentata Composizione di figure.

Roma è gonfia di nuvole e traffico nella Via Cavour di Croce Taravella, mentre il mare, una donna e il pescatore sono gli elementi figurativi dell'opera di Ennio Calabria. Le spose di mezzogiorno di Piero Pizzi Cannella sono tenui vibrazioni di colore che scorrono sul foglio come un ricamo. Tempo e memoria si fondono nelle Rovine di Ruggero Savinio. Pittore e scrittore come il padre Alberto e lo zio Giorgio De Chirico rievoca nella sua piccola opera screziata i fasti di antiche civiltà. Con l'allure inconfondibile dell'artista presenzia al vernissage attorniato dal fior fiore dell'arte contemporanea: fra i tanti, Giancarlo Limoni, Antonello Viola, Giuseppe Modica, Valeria Cademartori, Giulio Catelli.

Carta Canta Nel Tempo
Fino al 23 dicembre 2013
Galleria Lombardi
Via Urbana 8/a, Roma
Dal martedì al sabato 10:30\13:00-16: 30\19:30

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