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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2013 alle ore 11:21.
L'ultima modifica è del 15 novembre 2013 alle ore 12:06.

LONDRA - Bob Dylan torna alle sue radici e celebra le tradizioni industriali del Minnesota: apre sabato a Londra una grande mostra delle sculture in ferro create dal celebre cantautore. "Sono nato e cresciuto nella terra del ferro, dove potevi respirarlo e sentirlo nell'aria tutti i giorni, - ha detto. – E' stato una presenza nella mia vita da quando ero bambino."
Le opere alla Halcyon Gallery di New Bond Street comprendono una serie di ‘cancelli' realizzati assemblando e saldando utensili in ferro come pinze e chiavi inglesi a vecchi ingranaggi e materiali di recupero di ogni genere, da ferri di cavallo a tritacarne. A volte c'é un sottile riferimento alla sua vita di musicista: la silhouette arrugginita di una chitarra in una delle opere, una chiave di violino in un'altra, una nota musicale in un'altra ancora. "I cancelli mi affascinano perché permettono uno spazio negativo, - ha spiegato Dylan. – Anche quando sono chiusi consentono alle stagioni e ai venti di entrare e scorrere. Possono chiuderti dentro o chiuderti fuori."
Dylan non abbandona certo la musica – negli ultimi 15 anni ha tenuto oltre 2.500 concerti e continua ad andare in tournée in giro per il mondo - ma sta dedicando sempre piú tempo alla sua attivitá di artista. Il menestrello di un tempo rema controcorrente: le sue grandi, poderose sculture sembrano in voluto contrasto con l'avanzata implacabile della tecnologia e la sua tendenza a minaturizzare le cose. Dylan con le sue opere in ferro dichiara invece la sua lealtá alle cose concrete forgiate dalle mani dell'uomo, e quindi alle vecchie tradizioni della sua terra.
Mood Swings: Bob Dylan's iron works
16 novembre 2013 – 25 gennaio 2014
Halcyon Gallery, Londra
www.halcyongallery.com
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