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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2013 alle ore 07:19.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2013 alle ore 09:45.

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I Borboni vi confinarono tutti i reperti equivoci provenienti da Pompei ed Ercolano, sigillandoli con tre diverse chiavi affidate a tre diversi funzionari. Garibaldi ordinò che i lucchetti venissero scardinati e l'accesso diventasse pubblico, alla faccia di superstizioni e oscurantismo. Durante il ventennio fascista, per la visita era necessario il nullaosta del Minculpop.
Poche collezioni d'arte al mondo hanno dato tanto lavoro ai censori e creato tanti grattacapi all'ordine costituito come il cosiddetto Gabinetto Segreto del Museo Archeologico Nazionale di Napoli che soltanto 13 anni fa è diventano pienamente accessibile alle visite. Tutti sanno che si tratta di una tappa imprescindibile per chiunque voglia approfondire lo studio della sessualità presso gli antichi. Pochi avrebbero immaginato che qualcuno potesse «ricrearlo» e attualizzarlo in chiave hard, sostituendo ad affreschi, statuine e icone falliche di duemila anni fa nudi di oggi, facendo in alcuni casi posare senza veli celebrità internazionali come l'«azionista» viennese Hermann Nitsch e il chimico Carl Djerassi che fu tra i padri della pillola anticoncezionale. Titolo: «Gabinetto Segreto II». L'idea è venuta al collettivo austriaco TEAM[:]niel che riunisce Veronika Bayer e i coniugi Claudia e Daniel Feyerl. Hanno lavorato sulle foto dei reperti del Gabinetto Segreto, «incrociandole» in fotomontaggio con i nudi loro e quelli di ospiti vari ed eventuali, ma soprattutto si propongono di lavorare sul pubblico: l'esperimento punta infatti ad analizzare e documentare la reazione del pubblico di fronte al cambiamento di un'opera d'arte, da oggetto culturale a sessuale, un effetto valutabile attraverso il tempo di permanenza davanti al montaggio fotografico e al video e attraverso l'interazione dei visitatori invitati a lasciare un commento scritto sulle stesse opere.

Il veto del Mibac
L'idea iniziale dei tre era realizzare questo progetto in partnership con lo stesso Museo Archeologico partenopeo magari allestendo l'esposizione al suo interno, ma dopo i primi contatti si sono trovati davanti a un disco rosso: in una nota ufficiale, la Soprintendenza archeologica competente ha ritenuto di «non concedere l'autorizzazione a tale uso delle immagini per motivi di opportunità». L'iniziativa infatti «non rientra tra le abituali attività di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico affidato a questa Soprintendenza». Ma gli artisti contemporanei sono un po' come i tori: quando vedono rosso, caricano con ancora maggiore veemenza. Il collettivo TEAM[:]niel ha allora cercato e trovato sponda a sette chilometri dal capoluogo campano, presso il Cam, Contemporary Art Museum di Casoria diretto da Antonio Manfredi. Che è un abilissimo provocatore: nel febbraio 2011, di fronte all'assenza delle istituzioni italiane, chiese l'annessione alla Germania del suo museo e un anno fa, sempre per alzare il livello d'attenzione intorno al Cam, organizzò un pubblico rogo di opere d'arte. «Stavolta – spiega Manfredi – abbiamo risposto a una domanda di libertà d'espressione: non potevamo permettere che, intorno alle opere del Gabinetto Segreto, si consumasse l'ennesima vicenda di divieti e censure. Il nostro è un museo politicamente scorretto, luogo ideale per ospitare l'esperimento dei tre artisti viennesi».

Un «remix» della Pompei proibita
Nasce così «ErotiCAM. Gabinetto Segreto II», mostra che dal 28 novembre al 15 gennaio riunirà all'interno del Cam le 25 rielaborazioni di reperti del Gabinetto Segreto a opera del TEAM[:]niel. Hermann Nitsch diventa il Pan che cavalca un mulo itifallico, Carl Djerassi si produce in un amplesso con la prostituta di un lupanare pompeiano, lo stesso Manfredi appare nelle sembianze di Polifemo che stringe a sé Galatea. Saranno opere d'arte quanto gli originali? Ai posteri l'ardua sentenza. Se non altro, si tratta di provocazioni. Che stanno agli immortali affreschi licenziosi di duemila anni fa come un remix può stare a una canzone famosa.

TEAM[:]niel
«ErotiCAM. Gabinetto Segreto II»
Casoria (NA), Cam Contemporary Art Museum
Dal 28 novembre 2013 al 15 gennaio 2014

www.casoriacontemporaryartmuseum.com

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