Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2013 alle ore 17:20.
L'ultima modifica è del 01 dicembre 2013 alle ore 14:27.

My24
The BeatlesThe Beatles

C'è ancora qualcosa da scoprire intorno ai Beatles, in qualche archivio, da qualche parte del mondo? Verrebbe da rispondere no, per quanto non sia mai il caso di escludere possibilità a priori. «On Air – Live at the Bbc Volume 2», follow up della raccolta uscita per la prima volta nel 1994 e proprio in questi giorni riproposta, conferma questa sensazione. Doppio in versione cd o vinile che, se non altro, ha un valore storico: è la prima uscita beatlesiana con in copertina il logo della Universal che, un anno fa, ha rilevato la Emi.

Si tratta di 63 tracce, tra brani musicali (37) e interventi parlati (23), estrapolate dalle ben 52 ospitate radiofoniche alla leggendaria «Beeb» che, tra il 1962 e il 1965, videro per protagonisti i giovanissimi Fab Four. Tempi in cui i Nostri avevano addirittura un programma tutto loro, «Pop go the Beatles». Nessuna di queste tracce era già apparsa nel primo «Live at the Bbc» (sei c'erano già in versione diversa: «Lucille», «Memphis Tennesse», «The hippy hippy shake», «Glad all over», «I got a woman» e «Sure to fall»), tre sono addirittura inedite nella discografia ufficiale dei Beatles: la cover di Chuck Berry «I'm talking but you», molto più pulita delle coeve versioni dei Rolling Stones, lo standard americano «Beautiful dreamer» e «Happy Birthday dear Saturday Club», scherzoso rifacimento beat di «Tanti auguri a te» che i quattro di Liverpool dedicarono all'omonima trasmissione radio che li ospitava. Poi c'è «Lend me your comb», pezzo del repertorio di Carl Perkins che non figurava nel primo live at the Beeb ma è già noto in versione diversa nell'«Anthology 1». In realtà, chi ha qualche anno in più (e la vecchia abitudine a investire in vinile) tutto questo materiale lo conosce già grazie agli innumerevoli bootleg sul tema che cominciarono a circolare dalle fine degli anni Ottanta, tra i quali si segnala un poderoso cofanetto di 12 cd che raccoglieva tutte e 330 le canzoni che Macca e soci eseguirono alla Bbc.

Roba da collezionisti, certo. Le esibizioni alla «Beeb» rappresentano comunque prove documentarie fondamentali della dimestichezza col palco di John, Paul, George e Ringo, «particolare» che non emerge nelle performance «pubbliche» dei Nostri perché le tecniche di registrazione dal vivo degli anni Sessanta non erano capaci di far fronte alle urla delle orde di teenager che, Beatlemania imperante, assaltavano teatri e palazzetti dello sport. Giusto fare in modo che la discografia ufficiale dei Fab si riappropri di questo materiale, rimasterizzato da Guy Massey e Alex Wharton. I Beatles, per tutto il tempo che suonarono dal vivo, furono una live band formidabile, proveniente da un lungo apprendistato di sottoscala e bettole fumose, consumato a Liverpool come ad Amburgo.

Conoscevano a memoria il repertorio del rock and roll delle origini, tra Little Richard, Buddy Holly, Roy Orbison e Jarry Lee Lewis, e riuscivano a riprodurlo con quel valore aggiunto che solo quattro ragazzi «affamati» della provincia britannica potevano metterci. E in più erano giovani intelligenti, curiosi, di spirito, con la battuta sempre pronta, come provano gli stessi sketch di «On Air». Questi erano i Beatles «prima della Rivoluzione». Di lì a poco sarebbe diventati più colti, musicalmente esigenti, qualche volta persino politicamente impegnati. Vengono i brividi a pensare che, l'intera loro parabola creativa, si sia sviluppata in soli sette anni e otto mesi. Come disse qualcuno, se non è una prova dell'esistenza di Dio questa…

The Beatles
«On Air – Live at the Bbc Volume 2»
Universal

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi