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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2013 alle ore 19:36.
L'ultima modifica è del 15 dicembre 2013 alle ore 20:11.

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Addio Lawrence D'Arabia: Peter O'Toole (all'anagrafe Peter Seamus O'Toole), il leggendario attore irlandese è morto ieri a 81 anni in un ospedale di Londra. L'annuncio del suo agente Steve Kenis è rimbalzato solo oggi sui media americani.

Nel 1962 aveva impersonato il leggendario Lawrence d'Arabia nel film diretto da David Lean per il quale ottenne la nomination all'Oscar come miglior attore protagonista (di nomination ne avrà altre sette senza mai però vincere la statuetta). L'Academy nel 2003 gli conferì l'Oscar alla carriera.

Tra i suoi film più famosi si ricordano Becket e il suo re, La Bibbia di John Huston in cui faceva la parte di uno dei tre angeli, Lord Jim, Operazione Rosebud, Goodbye Mr Chips, L'ultimo imperatore, Venus.

Il 12 luglio del 2012 aveva annunciato la sua intenzione abbandonare la recitazione.

«ÒToole é morto ieri in un ospedale londinese», ha specificato l'agente, ma la famiglia ha voluto dare la notizia solo oggi. L'attore, che era riuscito a sopravvivere ad un cancro allo stomaco negli anni '70, soffriva «da un po' di una malattia», ha riferito Kennis senza entrare nei particolari.

ÒToole era entrato nel firmamento delle stelle grazia alla sua visionaria e magistrale interpretazione del colonnello T. E. Lawrence, ma si mostrò al meglio in alti film come «Becket ed il suo re», al fianco di Richard Burton (1964), «Goodbye, Mr. Chips» (1969), «La classe dirigente» (1972).

La sua carriera iniziò, come di tradizione nel Regno Unito, al teatro in ruoli shakespeariani. L'esordio al cinema nel 1960 con «Il ragazzo rapito» e solo due anni dopo il trionfo con il personaggio problematico di «Lawrence d'Arabia».

Novanta titoli di spettacoli cinematografici o televisivi, fecero di lui un re, (Il leone d'inverno) un insegnante (Goodbye, Mr. Chips), un regista megalomane (Professione pericolo) e un critico culinario (sua la voce del critico gastronomico Anton Ego in Ratatouille). L'ultimo suo lavoro cinematografico è di quest'estate, The Whole World at Our Feet con Armand Assante, ancora inedito.

Grande conoscitore di Shakespeare, in un'intervista alla radio pubblica inglese, qualche anno fa, rivelò di conoscere a memoria tutti i 154 sonetti del sommo poeta inglese. Meno capace nella vita privata, l'attore fu accusato dalla ex moglie Sin Phillips di crudeltà mentale, soprattutto quando, e accadeva spesso, ÒToole cedeva alle lusinghe dell'alcool. Il vizio di bere ha danneggiato anche la salute dell'attore irlandese, che nel 1976 ha subito un intervento chirurgico per la rimozione del pancreas e di parte dello stomaco, operazione che lo ha reso insulino-dipendente.

Dopo il divorzio con la Philipps, ÒToole ha avuto un figlio dalla fidanzata Karen Brown. «Ho studiato le donne per moltissimo tempo - disse in un'intervista alla BBC - mi ci sono impegnato a lungo, ho fatto del mio meglio. Nonostante questo continuo a non sapere nulla di loro».

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