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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2014 alle ore 17:16.
L'ultima modifica è del 18 febbraio 2014 alle ore 09:50.

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Cosa non si fa per pagare meno tasse, sopratutto se si è cittadini del Paese dove la pressione fiscale è al 44,7%, tra le più alte in Europa. Ora a distanza di anni si scopre che tutti quei lustrini, hotpant scintillanti, tute e tutine, tacchi usati dagli Abba erano semplicemente funzionali alla loro dichiarazione dei redditi. «Devo essere sincero: in quegli anni somigliavamo proprio a idioti, eravamo orribili», ha affermato l'ex componente Bjoon Ulvaeus in un nuovo volume fotografico che illustra la storia della band nei suoi momenti più gloriosi degli anni Settanta e dei primi Ottanta. «Nessuno vestiva così male come noi, ma non avevamo scelta». La ragione vera di quella follia nel vestire risiedeva in benefici fiscali: i costumi di scena (tutto quello che non si può usare nella vita di tutti i giorni) potevano essere detratti dalle tasse.

Il rapporto tra la band e il sistema fiscale svedese non è mai stato molto sereno, ricorda il Guardian. Nel 2006 le autorità scandinave accusarono Ulvaeus di aver evaso tasse per 85 milioni di corone (quasi 10 milioni di euro). Successivamente, lui presentò appello e vinse la causa.

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