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Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2014 alle ore 07:03.

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«La settimana scorsa ho incontrato il nano di Game of Thrones», racconta Jen, la cameriera di un bar di Hudson che sembra conoscere la vita di tutti i suoi clienti. «Io sono amica di Tommy Stinson, il bassista dei Guns N' Roses», aggiunge. «Non abita lontano e viene qui almeno tre volte a settimana». Attori, cantanti, nani e ballerine: negli ultimi anni la quantità di personaggi famosi che è fuggita dai minuscoli appartamenti di New York e ha inondato la valle dell'Hudson, un paio d'ore più a nord, è aumentata enormemente. Peter Dinklage, il nano di Game of Thrones, è uno di loro. Questo sbarco di vip sta trasformando i villaggi della contea di Columbia in esclusivi ritrovi per ricchi asfissiati dalla vita di città. Percorrendo la valle si notano solamente alberi, case di legno, fienili e bandiere americane che sventolano scolorite dal passaggio delle stagioni.

Le cittadine si ripetono tutte uguali, anonime, quasi a difendere la privacy delle loro celebrità. Che non sia però la tipica campagna americana si capisce dalla cura dei dettagli, dalle coltivazioni organiche e dalle berline costose parcheggiate nei vialetti. Non è un caso che la contea venga paragonata agli Hamptons, la striscia di terra di Long Island che anima le estati dei ricchi newyorchesi. Dalla guerra civile, in tutta la valle, la popolazione è aumentata di appena il 25 per cento arrivando a circa 60mila abitanti. Oggi ad attrarre le celebrità è soprattutto Hudson, il capoluogo della contea che ha poco meno di 7mila abitanti. Lungo Warren Street – la strada attorno a cui ruota la vita della città – si rincorrono pub letterari, caffè dalle grandi vetrate, centri di yoga e pilates, costosi antiquari, raffinate gallerie d'arte e ristoranti capaci di strappare persino qualche stella Michelin. «È come Manhattan negli anni Venti», afferma Rick, il manager trentenne di un ristorante. «Era piccola e poco abitata, poi ha cominciato ad attirare persone, allargandosi». Rick è convinto che in dieci anni Hudson, che ha una vibrante scena culturale, farà la fine di Williamsburg, il quartiere più alla moda di Brooklyn che in breve tempo ha subito l'invasione di hipster e celebrità e ha visto lievitare i prezzi degli immobili. La lunga lista di vip che fanno la loro comparsa in città, in effetti, sembra dargli ragione: Lady Gaga, Claire Danes, Daniel Craig, Alicia Keys sono fra i frequentatori più assidui di Hudson. Marina Abramović, invece, l'ha scelta per dare vita al progetto più ambizioso della propria carriera: insieme a Rem Koolhaas, curatore della prossima Biennale d'architettura di Venezia, sta realizzando il Marina Abramović Institute, un grande centro dedicato all'arte. Non molto distante, Melissa Auf der Maur, bassista degli Smashing Pumpkins, gestisce insieme al marito Basilica Hudson, un centro culturale realizzato in una fabbrica dell'Ottocento.

I locali non sembrano disturbati. Alcuni storcono il naso, altri – indicando con un cenno della testa l'unico isolato malfamato – sostengono che i nuovi residenti contribuiscono a mantenere sicura la città. «Molti vengono da Brooklyn», sostiene Sarah Sterling, un'agente immobiliare. «Vendono le loro case per parecchi soldi, poi si trasferiscono qua, dove la vita costa molto meno». A Hudson, però, non ci sono più case da comprare e Sarah sostiene che i prezzi siano aumentati di circa il 20 per cento. «La comunità è molto snob e non presta attenzione ai vip. È una delle ragioni per cui si trasferiscono». Poi il suo viso si apre in un sorriso. «Non ci importa della loro presenza, tranne quando organizziamo qualche raccolta fondi, e allora, ovviamente, li invitiamo».

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