Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2014 alle ore 11:57.

My24

MILANO – Porte su porte, sdraiate o verticali, passaggi che conducono direttamente nel ventre del teatro, nella pancia infernale del palcoscenico dove scompaiono i cadaveri, gli amori, le esistenze dei personaggi.

E' Celestina, vecchia prostituta, mezzana di matrimoni e strega, a dettare i tempi di questa danza di passioni e morti; è lei il personaggio cesellato dalla regia di Luca Ronconi in questo suo nuovo, e ancora una volta rigorosissimo, spettacolo.

Il maestro appoggia l'allestimento sulla bella drammaturgia di Michel Garneau, riscrittura del capolavoro di Fernando de Rojas del 1499, un adattamento che sposta il dettaglio dei personaggi verso un baratro molto contemporaneo, fatto di ossessioni (sessuali, economiche, sociali) e miserie quotidiane.

Un amaro e disincantato apologo sulle relazioni umane: passiamo la vita a cercare di coronare i nostri sogni e, quando li raggiungiamo, ci sfuggono. Ma, prima ancora – e peggio: ci hanno già annoiato. Così è la storia della conquista della bella Melibea da parte del nobile Calisto, una progressiva discesa nella tetra atmosfera della disillusione.
In un complesso meccanismo di porte di case che delimitano gli spazi prospettici della scena, viene meno l'oggettività delle cose, viene spiazzata la nostra attesa percettiva, esaltata la complessità misteriosa della realtà. Non c'è più ordine, neppure quello sociale, neppure in apparenza. Vige, per poco che possa durare, la legge del più furbo, la strategia di chi si cela dietro l'ostacolo (la porta che, per necessità, compare), voluto dall'astuzia e fatale al tempo stesso.

Celestina, che per denaro – e per una specie di coazione all'abbrutimento – corona il sogno dei due amanti Calisto e Melibea e, contemporaneamente, segna la propria rovina, lavora alla conservazione di questa "normalità infernale" di corpi esposti e presto consumati. Una sorta di doppio inferno, scrive Ronconi, e nessun nichilismo potrebbe essere meglio compiuto.

Attori davvero ottimi e, al solito, benissimo diretti, capitanati da Maria Paiato e Paolo Pierobon. Applausi convinti alla "prima".

Piccolo Teatro Strehler
dal 30 gennaio al 1° marzo 2014

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi