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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2014 alle ore 12:02.
L'ultima modifica è del 02 marzo 2014 alle ore 15:43.

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Brescia e i suoi gioielli: Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori in mostra. La Vergine si accommiata con tenerezza da Elisabetta, dalla finestra un paesaggio lombardo.. E "La Visitazione" di Alessandro Bonvicino detto Moretto in mostra a Brescia, un quadro straordinario mai esposto al pubblico. Dal 1 marzo al 1 giugno a Palazzo Martinengo "Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni bresciane" a cura di Davide Dotti. La città propone i tesori d'arte delle dimore bresciane, le collezioni private. Una lettura attenta alla storia dell'arte lombarda: dal Rinascimento al Manierismo, dal Barocco al Rococò. In mostra ci sono capolavori di valore inestimabile quasi tutti inediti. Fra il XV e il XVI secolo artisti, committenti e collezionisti si unirono alla ricerca del bello e diedero vita a una eccezionale stagione artistica italiana.

Brescia ha una lunga tradizione di collezionisti, alcuni appartenenti all'antica aristocrazia che hanno ereditato dal patrimonio familiare quadri di ogni epoca, altri invece sono professionisti, industriali, che nel corso di decenni hanno acquistato tele di grande bellezza e valore, appassionati che hanno saputo creare collezioni uniche. Nella scelta dei dipinti la mostra si concentra sui maestri che hanno rappresentato la fama della scuola pittorica bresciana dal Quattrocento al Settecento. Fra le opere esposte Vincenzo Foppa con "San Giovanni Battista e Santo Stefano", Giovanni Gerolamo Savoldo con la strepitosa tela "Riposo durante la fuga in Egitto" in cui Maria con dolcezza allatta il Bambino in attesa di riprendere il viaggio, Girolamo Romani detto Romanino con il "Sansone e Dalila" tema dipinto anche da Andrea Celesti, Francesco Nuvolone e il suo "Putto che fa la pipì", Faustino Bocchi e un quadro allegorico dal titolo "Airone con nani", Pietro Bellotti "Socrate", Francesco Guardi "Veduta del bacino di San Marco con la Punta della dogana" e Giacomo Ceruti di cui sono proposte per la prima volta alcune tele, fra cui "Due ragazzi che giocano sulle ceste" opera di grande forza e altre del celeberrimo "Ciclo di Padernello".

L'esposizione presenta in anteprima importanti ritrovamenti compiuti negli ultimi anni di ricerche che hanno ridato luce a capolavori di cui si era persa traccia. Per approfondire i Maestri lombardi sono previsti percorsi monotematici in città e nella provincia quali tra gli altri, "Romanino in Valcamonica e a Brescia", "Andrea Celesti sul Lago di Garda", "Moretto in città", "La collezione Lechi a Montichiari", "Tiepolo e Pittoni nella bassa bresciana", "Gian Giacomo Barbelli in Francia Corta".

Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti
100 capolavori dalle collezioni bresciane - A cura di Davide Dotti
Palazzo Martinengo via dei Musei 30 Brescia - Dal 1 marzo al 1 giugno
Catalogo Silvana Editoriale
info: 030 290643 –mostre@provinciadibresciaeventi.com
www.mostra100capolavori.it

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